
(LaPresse) – Messina – Due persone sono state arrestate dai carabinieri del Ros con il supporto del comando provinciale dei carabinieri di Messina a Barcellona Pozzo di Gotto (Me) e in provincia di Siena nell’ambito delle indagini sull’agguato nel quale, la sera del 1° gennaio 2013, aveva perso la vita Giovanni Perdichizzi, considerato esponente della famiglia mafiosa dei barcellonesi e referente del gruppo nel quartiere San Giovanni di Barcellona Pozzo di Gotto. Perdichizzi, in particolare, sarebbe stato incaricato di tenere la cassa dell’associazione, nonché della raccolta dei proventi derivanti dalle estorsioni effettuate nel territorio di competenza del gruppo mafioso.
Grazie al contributo di alcuni collaboratori di giustizia è emerso che l’omicidio sarebbe stato deciso perché la vittima avrebbe trattenuto per sé parte dei proventi delle estorsioni. Il Giudice per le indagini preliminari, su richiesta della procura della Repubblica di Messina – Direzione distrettuale antimafia – ha applicato la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti dei due indagati per i delitti di concorso in omicidio premeditato e di concorso nel porto illegale in luogo pubblico di un’arma comune da sparo. Entrambi sarebbero stati commessi avvalendosi delle condizioni previste dall’art. 416 bis c.p. e al fine di agevolare le attività dell’associazione di stampo mafioso dei ‘Barcellonesi’, operante a Barcellona Pozzo di Gotto e sulla fascia tirrenica della provincia di Messina.