Messina – La Squadra Mobile ha portato all’esecuzione di 6 misure cautelari emesse a carico di altrettante persone, di cui 5 in carcere e un obbligo di presentazione giornaliero all’Autorità di P.S.
L’operazione di P.G., convenzionalmente denominata “La Villetta”, rappresenta l’epilogo delle più recenti indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia peloritana e condotte dalla Squadra Mobile su una compagine delinquenziale dedita al traffico di sostanze stupefacenti.
L’attività d’indagine, che ha trovato la sua conclusione nella mattinata odierna, trae genesi dagli approfondimenti investigativi svolti a seguito di un’azione dinamica sul territorio allorquando, attraverso perquisizioni effettuate in alcuni locali/abitazioni dei rioni cittadini di Mangialupi, Villaggio Aldisio e Fondo Fucile, gli Agenti hanno rinvenuto e sequestrato droga, munizioni ed un’arma, deferendo alla A.G. i componenti del nucleo familiare che avevano la disponibilità esclusiva dei luoghi ove era occultato quanto oggetto di sequestro.
Sono state, quindi, avviate le conseguenti attività di indagine, espletate anche per il tramite di servizi tecnici d’intercettazione e videosorveglianza sul menzionato nucleo familiare e, fin da subito, le evidenze investigative hanno restituito chiari elementi circa l’esistenza di una compagine delinquenziale attiva nel traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, principalmente del tipo marijuana e cocaina nel rione di Fondo Fucile.
Capo/promotore della sopra menzionata associazione è risultato essere un 36enne, collaborato nella gestione delle attività illecite dalla compagna e dagli affini, anch’essi destinatari dell’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere.
Durante l’espletamento delle indagini sono, altresì, emerse molteplici cessioni di sostanze stupefacenti, anche di rilevante quantità, e la consorteria criminale investigata ha dimostrato di essere in grado di gestire una fittissima rete di spaccio al minuto di droga, come emerso dal continuo viavai di tossicodipendenti presso le abitazioni degli indagati, anche a tarda notte.
Sulla scorta del quadro indiziario così raccolto, salvo diverse valutazioni giudiziarie nei successivi livelli e fermo restando il generale principio di non colpevolezza sino a sentenza passata in giudicato, il Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina, Direzione Distrettuale Antimafia, ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere per cinque indagati e quella della misura dell’obbligo della presentazione giornaliera all’Autorità di P.S. per uno di essi.
Le azioni di rintraccio ed esecuzione delle misure cautelari sono state curate dalla Squadra Mobile di Messina.
Nel corso delle operazioni sono state effettuate numerose perquisizioni personali e locali, eseguite nei confronti degli odierni indagati, a seguito delle quali si rinveniva complessivamente la somma di circa 20.000,00 euro in banconote di vario taglio e numerose carte di credito, tra bancomat e Postepay.