Latina – Anziché trasportare i rifiuti liquidi nelle discariche autorizzate allo smaltimento, sversavano i liquami su terreni o in pozzetti fognari della rete pubblica, senza il preventivo trattamento, apponendo sui formulari di identificazione rifiuti, falsi timbri delle società autorizzate allo smaltimento, allo scopo di attestare il “ciclo del rifiuto” e ottenere i pagamenti delle prestazioni da parte di Acea Ambiente.
Al termine dell’indagine condotta da Servizio centrale operativo, Squadra mobile di Latina e Compartimento polizia stradale Lazio sono stati individuati gli appartenenti al gruppo criminale responsabile di associazione per delinquere dedita al traffico illecito di rifiuti, delitti contro l’ambiente e truffa ai danni dello Stato.
L’indagine ha inoltre fornito elementi per l’ulteriore contestazione agli indagati dei reati di intestazione fittizia di beni e autoriciclaggio per il reimpiego nel circuito economico legale dei capitali illecitamente guadagnati.
Il leader del gruppo è finito in carcere, altri sette complici sono agli arresti domiciliari mentre ad altre due persone è stato notificato il divieto di esercitare attività imprenditoriali.
L’attività investigativa è stata avviata dopo la denuncia, da parte di Acea Ambiente, nei confronti di una società di Ariccia (Roma), che si era aggiudicata una gara d’appalto per l’affidamento del servizio di carico, trasporto e smaltimento di rifiuti liquidi prodotti nell’unità di Acea Ambiente che si trova ad Aprilia (Latina).
Nel corso dell’indagine sono stati effettuati sequestri preventivi di beni per un valore di circa 3 milioni di euro.