La Polizia di Stato di Teramo ha arrestato in flagranza di reato otto persone nel corso delle indagini, che vanno a sommarsi alle 12 persone finite in manette questa mattina, di cui otto rintracciati nel territorio teramano (sei italiani e due albanesi), tre in provincia di Ascoli (tutti albanesi) e uno nel ravennate (albanese).
L’indagine si è sviluppata a seguito del sequestro di 16 chili di sostanza stupefacente, tra cocaina e eroina, in un’abitazione di Floriano di Campli (Teramo) a novembre dello scorso anno. In quell’occasione un cittadino albanese, custode della droga, riusciva a fuggire ed è tuttora latitante.
La droga sequestrata era caratterizzato da un principio attivo tale da poter ricavare circa 100 mila dosi di eroina da destinare in gran parte al mercato del teramano ed in particolare indirizzato ad un capillare consumo al dettaglio.
Emergevano infatti, numerosi contatti del latitante albanese con due teramani, entrambi pregiudicati, che si occupavano dello spaccio al dettaglio di sostanze stupefacenti a Teramo. I due avevano ciascuno un proprio stretto e fidato collaboratore di cui si avvalevano per l’attività di spaccio, soprattutto per la consegna “porta a porta”.
I poliziotti hanno documentato, inoltre, come gli arrestati operavano a volte singolarmente e a volte in concorso occasionale tra loro al fine di abbattere i costi di trasporto e custodia dello stupefacente che veniva importato sia dal nord Europa che dal centro Italia, avvalendosi dei medesimi fornitori e del medesimo corriere marchigiano. Per custodire i grossi quantitativi di droga, poi, ricorrevano all’interramento nelle campagne del teramano.
In particolare, gli investigatori lo scorso marzo hanno arrestato a Livorno un cittadino albanese che deteneva 40 chili di cocaina purissima da cui risultavano ricavabili circa 180 mila dosi, consegnatogli proprio dal corriere marchigiano, in una busta di nylon con la scritta “Action”. Tale dettaglio della marca sulla busta, è poi risultato nel corso delle indagini di estrema importanza investigativa, poiché l’ingente quantitativo di cocaina rinvenuto durante l’intera attività è stato quasi sempre trovato in buste della catena di discount olandese non/food Action, i cui punti vendita risultano numerosi nel nord Europa e attualmente quasi inesistenti nel nostro territorio nazionale.
Durante l’operazione “Action” sono state sequestrate oltre 1 milione di dosi di sostanze stupefacenti pesanti, per un valore di più di 10 milioni di euro.
Per la cattura degli indagati sono state impiegate 70 unità operative della Polizia di Stato appartenenti alla questura di Teramo, di Ascoli Piceno, di Ravenna e di Bari, con il supporto del Reparto volo di Pescara, del Reparto cinofili della questura di Ancona e dei Reparti prevenzione crimine di Pescara e di Perugia.