È considerato tra i capi di un’associazione per delinquere finalizzata alla tratta di esseri umani, il latitante di nazionalità eritrea di 35 anni, estradato in Italia.
L’uomo, ricercato da oltre un anno in campo internazionale, è stato arrestato all’aeroporto internazionale di Addis Abeba, in Etiopia con passaporto australiano mentre cercava d’imbarcarsi per Adelaide, Australia.
Coordinata dalla procura di Palermo, dalle Squadre mobili di Palermo e Agrigento e dal Servizio centrale operativo (Sco) della Direzione centrale anticrimine Polizia di Stato, l’indagine ha accertato il ruolo apicale del 35enne che operava all’interno di un’organizzazione criminale internazionale con ramificazioni anche in Australia; l’organizzazione favorisce la rotta terrestre dei migranti dai Paesi del Centro Africa fino alla Libia, per poi proseguire verso le coste del Mediterraneo e il Nord Europa.
Gli sviluppi investigativi per il suo rintraccio si sono svolti nell’ambito di un Progetto di cooperazione internazionale che ha coinvolto autorità giudiziarie e di polizia olandesi e inglesi, la Corte penale internazionale ed Europol.
A tal proposito, è stata determinante l’attività svolta dal Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia (Scip) della Direzione centrale della Polizia criminale che, insieme all’unità in seno al Segretariato generale di Interpol a Lione che si occupa di tratte di esseri umani, “Human trafficking and smuggling of migrants”, ne ha seguito le tracce per i vari Paesi del mondo, fino alla sua esatta localizzazione e all’arresto.