Viterbo – Attraverso un’impronta digitale lasciata dalla ladra sulla vetrina dove è stato rubato un anello dal valore di 17 mila euro e le immagini delle telecamere, I poliziotti della questura di Viterbo hanno identificato e arrestato una donna insieme al suo complice.
Senza fissa dimora e con precedenti di Polizia sono ritenuti responsabili, insieme ad una terza complice, di quattro furti in altrettante gioiellerie a Viterbo, Milano, Firenze e Siena.
L’indagine dei poliziotti della Squadra mobile di Viterbo insieme a quelli di Roma ha avuto inizio subito dopo il primo colpo messo a segno dalla banda ai danni di una nota gioielleria del centro di Viterbo alla fine dello scorso mese di aprile: i tre ladri con una precisa complicità distraevano la commessa del negozio per rubare all’interno della vetrina.
Gli operatori della Polizia scientifica riuscivano a individuare un’impronta digitale che insieme all’analisi delle immagini registrate dalle telecamere del sistema di video sorveglianza interno alla gioielleria e di quello cittadino, consentiva di ricavare il profilo di una delle due donne indagate.
Gli agenti riuscivano, inoltre, a individuare anche i complici, l’uomo e l’altra donna, nonché l’autovettura con la quale erano arrivati a Viterbo.
Il veicolo, noleggiato con documenti falsi, nel frattempo era stato riconsegnato ma, tramite il tracciato del gps antifurto della compagnia assicurativa, gli agenti sono riusciti a ricostruire i movimenti della banda svolti nel mese successivo. I tre, passando da Milano e da Firenze nella stessa giornata avevano compiuto due furti analoghi a quelli di Viterbo e infatti, altri due anelli del valore di 33 mila euro erano stati rubati. Un quarto furto, compiuto in provincia di Siena è attribuito alla banda.
Nonostante i tre fossero senza fissa dimora gli investigatori sono riusciti a individuarli a Roma e provincia e ad arrestarli. All’appello manca una terza donna per cui sono in corso le ricerche.