Sabato 20 gennaio 2024 si svolgerà a Rho la tradizionale Giornata della pace che quest’anno avrà come tema “Senza accoglienza non può esserci pace”. L’evento, organizzato da Comune di Rho, Associazione Multiculturale Oasi, Consiglio Migranti Rho e Pastorale Migranti della zona IV della Diocesi di Milano, prenderà il via alle 16.30 all’Auditorium di via Meda 20, per conoscere alcune esperienze legate a questo argomento. Esponenti di diverse realtà territoriali che lavorano sul tema dell’accoglienza proporranno le loro testimonianze.
Alle ore 18.00 è prevista una Fiaccolata per la Pace a cui hanno aderito 17 Comuni della zona: il corteo toccherà via Meda, piazza Libertà, via Garibaldi, via Dante, via Castelli Fiorenza, via Matteotti, piazza San Vittore dove sono previsti i discorsi finali di saluto del Sindaco Andrea Orlandi e del prevosto don Gianluigi Frova. Il no alla violenza e al ricorso alla guerra prende spunto dal discorso di fine 2023 del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in particolare dal passaggio in cui il capo dello Stato ha ricordato: “La guerra è frutto del rifiuto di riconoscersi tra persone e popoli come uguali”.
Alle ore 19.00 ci si ritroverà nuovamente all’Auditorium di via Meda 20, per un “apericena dal mondo”, ovvero un aperitivo-buffet di cucina etnica cui si potrà partecipare con offerta libera. Nell’atrio dell’Auditorium nell’arco dell’intera giornata sarà allestita la mostra “Qualcosa, là fuori” a cura di RESQ. Un viaggio nel nostro tempo tra cambiamento climatico, guerra, migrazioni e povertà.
La giornata terminerà in Auditorium con un concerto per la pace alle ore 20.30, con la presenza di cori che eseguiranno musiche di diversi Paesi.
“Invitiamo i cittadini a partecipare numerosi – commenta l’assessore alla Pace, Paolo Bianchi – Spesso ci chiediamo cosa fare di fronte a quanto accade in Ucraina, nella Striscia di Gaza, in tante altre situazioni di conflitto: manifestare il proprio no alla guerra è un modo concreto per dire che si è contrari a certe logiche e si vuole costruire insieme un mondo diverso, migliore. E’ importante esserci e far sentire la propria voce”.