Ogni anno sulle strade italiane si compie una strage silenziosa ed invisibile: sono più di 7 mila le persone che perdono la vita a causa di incidenti stradali. Le statistiche mostrano come gli incidenti mortali siano 18 al giorno; 20 mila sono i disabili gravi, 1 milione gli accessi al pronto soccorso, 300 mila i feriti, 145 mila i ricoveri ospedalieri.
Numeri così elevati non possono lasciare indifferenti ma interpellano le coscienze affinché ci si adoperi per ridurre significativamente questi episodi letali o invalidanti. Per ricordare le vittime, ma anche per sensibilizzare sui comportamenti rischiosi, la Federazione Europea Vittime della strada (FEVR) organizza ogni anno (per la 3° domenica di Novembre) numerose iniziative. In Italia è l’AIFVS, l’Associazione italiana familiari e vittime della strada, che promuove e valorizza queste iniziative sul nostro territorio nazionale.
Papa Francesco, nell’Angelus del 16 novembre 2014, ha invitato i cristiani a ricordare “nella preghiera quanti hanno perso la vita, auspicando l’impegno costante nella prevenzione degli incidenti stradali, come pure un comportamento prudente e rispettoso delle norme da parte degli automobilisti”.
Per la pastorale della salute si tratta di integrare altri due obiettivi tangibili: da una parte, l’accompagnamento (morale, psicologico, spirituale) di chi resta leso in maniera più o meno grave, e che vede la sua vita segnata da un incidente; dall’altra, confermare che l’accompagnamento spirituale nei confronti di chi vive un lutto traumatico ed improvviso per la perdita di un familiare è vera urgenza spirituale.