ELENA è un poemetto, ispirato al personaggio mitico di Elena, regina di Sparta, icona dell’eterno femminino e fa parte della raccolta °Quarta dimensione”. La forma scelta da Ritsos è quella del monologo in versi rivolto ad un personaggio che resta una muta presenza sulla scena. È stato scritto da Ritsos tra il maggio e l’agosto del 1970 durante il periodo di detenzione a Karlovasi sull’Isola di Samo, nel periodo del regime militare dei colonnelli, che presero il potere in Grecia dal ‘ 67 al ‘ 74.
Ritsos spogliato della libertà e in isolamento, immagina un’Elena vecchissima, dall’età indefinibile, immersa nei ricordi, che si confessa tra memoria e disincanto a un visitatore silenzioso (forse «figura» dello stesso poeta). Nel testo originale, il monologo è l’unico che presenti, davanti al nome dell’eroina, l’articolo determinativo: ‘H ‘Eλένη, quasi a dire: “proprio lei, Elena, la mia Elena”». Elena riflette sul passare del tempo che tutto travolge; rievoca disingannata e lucidissima l’antico splendore; si duole dell’inevitabile perdita di senso delle cose: «a poco a poco le cose hanno perso senso, si sono svuotate; /d’altronde ebbero mai alcun senso?». Ritsos attraverso il suo teatro-poesia che reincarna i miti, libera Elena dal suo stesso mito e concede alla propria amata attrice la possibilità di essere finalmente un diverso personaggio: una donna. In questo eterno naufragio c’è qualcosa però che si salva e ci conforta: la desolata e inspiegabile bellezza di tutti quegli eventi che sembravano insignificanti e quel mistero vitale e inspiegabile che si nasconde dentro ogni umano “resistere”: “Eppure – chissà – là dove qualcuno resiste senza speranza, è forse là che inizia la storia umana, come la chiamiamo, e la bellezza dell’uomo.”
La destinazione ideale per ogni monologo è proprio il teatro, mimesis ma allo stesso tempo metafora e allegoria della vita inteso come luogo di incontro, luogo di espressione di un pensiero capace di trasformare e di incentivarne l’azione politica. Il Teatro, luogo in cui si può rinnovare il racconto della storia umana, della bellezza dell’uomo.
Questo spettacolo fa parte del progetto “Le Imperdonabili”, inaugurato da Elena Arvigo nel 2013 su figure di donne, testimoni scomode mitiche e reali, del loro tempo, l’atto giornalistico e l’atto poetico diventano così simbolo e testimonianza di una resistenza, prima di tutto, del pensiero.
Chi è Elena? La regina di Sparta? Perché ci fu la guerra di Troia? La guerra è forse sempre per un inganno? Chi sono gli eroi? E dopo la guerra, cosa rimane?
In questo viaggio ogni nuovo pensiero mette in discussione il precedente. “Elena “è il racconto di un viaggio nel tempo che solo il mito ci concede di fare e rifare per rinnovare il senso e la coscienza di ciò che fu.
Lo spettacolo ha debuttato il 16 Gennaio del 2024 al Teatro OUT OFF di Milano