Sarà un insolito “Ulisse” a inaugurare la XXVI edizione di “Palermo Non Scema Festival”, la stagione estiva che il Teatro Agricantus di Palermo organizza nell’isola pedonale di via XX Settembre che dall’1 luglio al 24 settembre si trasforma, solo nelle ore serali, in salotto culturale a cielo aperto: un’isola Ferdinandea che emerge e sparisce nell’arco di una notte e che ha contato oltre 10.000 presenze.
“Palermo Non Scema Festival” è l’impegno del Teatro Agricantus per restituire ai cittadini uno spazio nel cuore del centro storico dedicato alla cultura e all’intrattenimento, oltre che all’incontro, e che abbia a cuore l’ambiente. L’allestimento dell’area, infatti, è pensato e realizzato per avere il minimo impatto ambientale che si traduce in una illuminazione essenziale, al fine di ridurre il consumo energetico, e in un impianto audio che rispetta il carico antropico e le leggi in materia di inquinamento acustico.
Si inizia l’1 luglio con Sergio Vespertino nel nuovo spettacolo “Ulisse racconta Ulisse”, dal testo scritto a quattro mani da Beatrice Monroy e lo stesso Vespertino, musiche dal vivo di Pierpaolo Petta. Repliche il 2 luglio e dal 6 al 9 luglio, sempre alle 20.30. L’ingresso costa € 16 per il settore A, € 14 per il settore B.
Ulisse è arrivato alla corte dei Feaci, il grande viaggio, le grandi avventure alle spalle. Adesso nel mondo incantato di Alcinoo dove l’ha accolto Nausicaa, lui ha un solo obiettivo essere trasportato a casa da una delle navi magiche di quel popolo caro a Poseidone. Dunque, con la sua solita abilità e astuzia, inizia il racconto. Ma prima di tutto si presenta con il nome che lui pensa in quel momento sia l’unico a rappresentarlo: il mio nome è odio, dice per iniziare e cominciare a tessere le vicende di un guerriero ma soprattutto di un reduce costretto a compiere un lungo percorso per ritrovare Ulisse e non essere più Odisseo. Così, narra da reduce, tutte le guerre producono reduci, uomini che hanno vissuto l’inferno e che non sono più in grado di tornare indietro. A lui invece, ma non ai suoi compagni che moriranno tutti nel grande viaggio del ritorno durato dieci anni, è concessa questa opportunità. Lui può tornare a casa ma per tornare è necessario che si purifichi e prenda conoscenza del mondo, della madre terra, di tutti gli elementi di cui lui, guerriero, non solo non si è accorto ma verso i quali ha compiuto azioni violente. Così il passaggio essenziale è Circe, la maga. Lei, infatti, gli apre le porte dello sconosciuto e gli permette l’attraversamento tra profezie di Tiresia, Sirene, Ciclopi, venti di Eolo e così via. Alla fine del suo racconto, eccolo nel mondo dei Feaci a dire: il mio nome è Ulisse e va verso Itaca trasportato da una nave magica. Nell’ultima parte, Ulisse non ha più voce è solo un puntino all’orizzonte, una vela latina, mentre da Itaca, guardando il mare e il padre di nuovo fuggito, ci parla Telemaco che ha il compito di riportare il regno di Itaca alla normalità dopo la grande strage dei proci. Adesso Ulisse è un senza nome, lì sulla barchetta è un uomo in cerca di altri mondi, è l’avventura e la ricerca dell’intera umanità.
Dal 1° luglio al 24 settembre la XXVI edizione di “Palermo Non Scema Festival” ospiterà un fitto programma che miscelerà alcune novità, alcuni successi della stagione appena conclusa e l’esibizione di comici emergenti. Il cartellone principale include la rassegna Comic 90100 – Laboratorio della risata, condotta da Chris Clun e Simone Riccobono e che vedrà sul palco comici emergenti e non che hanno partecipato al laboratorio invernale “Comic 90100” curato da Tramp Management dei fratelli Bonanno; e la rassegna dedicata al teatro al femminile, a cura di Gaia Vitanza, intitolata Come dice lei: una rassegna che intende celebrare il potere e lo spessore delle donne attraverso le loro narrazioni al fine di promuovere l’inclusività, ispirare il cambiamento e responsabilizzare il pubblico a richiedere a gran voce la presenza femminile, troppo spesso mancante, o semplicemente di sottofondo. Le donne sul palco del “Palermo Non Scema Festival” alterneranno commedie a momenti di riflessione, ripercorreranno gli stereotipi di genere e il ruolo della donna oggi e nel passato.
Completa l’offerta la rassegna Zero Decibel – Musica in città nata dall’esperimento pilota dello scorso anno che ha riscosso un grandissimo successo: la fruizione di un concerto live attraverso l’ascolto in cuffie wireless (sanificate ad ogni utilizzo) che da un lato garantiscono il rispetto dei limiti di legge in materia di emissione di decibel (e quindi di inquinamento acustico) e dall’altro consentono il pieno godimento dell’evento musicale trasformandolo in un’esperienza immersiva.
Il resto di Palermo non scema 2023
Mercoledì 5 luglio e venerdì 21 luglio, i sabati 5 e 12 agosto, e a seguire i giovedì 7, 14 e 21 settembre prenderà il via il Comic 90100 – Laboratorio della Risata, condotto da Chris Clun e Simone Riccobono, che nei diversi appuntamenti ci farà scoprire numerosi comici emergenti provenienti dal laboratorio di Tramp Management dei fratelli Bonanno.
Venerdì 14 luglio e mercoledì 9 agosto torna Un divano per amico di e con Antonio Pandolfo, atto unico ad alto tasso di comicità nato proprio durante i giorni della pandemia. Domenica 16 luglio e lunedì 7 agosto assisteremo all’esilarante monologo Ma che Manera è? di Marco Manera, che affronterà in chiave ironica il percorso e la crisi alla soglia dei quarant’anni, in una società fatta di superficialità e confusione.
Giovedì 20 luglio riproporremo l’esperienza (accolta con grande entusiasmo la scorsa estate) del concerto in cuffia Zero Decibel – Musica in città con Mai-Uei, un omaggio al grande Frank Sinatra, con Giuseppe Milici e Sergio Vespertino, per una serata all’insegna della musica e di aneddoti in onore dell’artista.
Da sabato 22 luglio a domenica 30 luglio e da martedì 1 agosto fino a giovedì 3 agosto torna la super coppia formata da Ernesto Maria Ponte e Clelia Cucco con Finiti sotto un Ponte, che tramite la loro comicità fanno riflettere sulla vita e i suoi valori, non senza una traccia di malinconia.
Venerdì 4 agosto, a dare il via alla rassegna “Come dice lei” ci saranno Agostina Somma e Giovanni Gulotta che percorreranno gli stereotipi su uomini e donne nell’esilarante Maschio e femmina li creò.
Domenica 6 agosto, a proseguire per la rassegna “Come dice lei”, andrà in scena Il filo d’oro: protagonista sarà Moira, una giovane sarta interpretata da Rosanna Mercurio, in una storia ideata, scritta e rivisitata da Gaia Vitanza, che riesce a trattare i temi e sentimenti universali con un occhio su Ovidio, passando dalla mitologia nostrana al grande Andrea Camilleri.
Martedì 8 agosto si riprende con la musica della rassegna Zero Decibel – Musica in città, stavolta con Enzo Carro e il suo concerto raccontato Ho sognato Carosone che si esibirà con la sua chitarra classica in una simpatica “passeggiata cantata”, in onore del grande innovatore della canzone napoletana Renato Carosone.
Giovedì 10 agosto, il terzo spettacolo per la rassegna “Come dice lei” sarà Non mi manca niente con Clelia Cucco. Un palco e due voci, la donna di ieri e la donna di oggi allo specchio. Venerdì 11 agosto, a seguire per la rassegna “Come dice lei”, lo spettacolo La foto del turista, che fa da sintesi tra la commedia e il teatro moderno e contemporaneo, un atto unico per gli attori Giovanna Criscuolo e Vincenzo Volo.
Mercoledì 23 agosto (con repliche fino al 3 settembre) sarà il turno di Sergio Vespertino con il fortunato Sopra un palazzo, proposto nella rassegna invernale e largamente richiesto anche per l’estate.
Venerdì 25 agosto per la rassegna Zero Decibel – Musica in città sarà concerto da definire.
Sabato 2 settembre, in conclusione della rassegna “Come dice lei”, Vita da attrice con Rossella Leone, la quale veste i panni di Rossella, un’attrice che tramite un monologo esilarante dimostrerà al pubblico quanto non ci sia differenza tra la vita di tutti i giorni e la finzione scenica.
Da venerdì 8 a domenica 10 settembre, tornano Pandolfo e Manera con la commedia Manteniamo la salma!. Venerdì 15 settembre (con repliche fino a domenica 24 settembre) si chiude con Fiato di madre il grande classico di Sergio Vespertino capace di rievocare in ogni siciliano ricordi della matrona che troneggia amorevolmente sulla sua vita.
Il Teatro Agricantus è sostenuto dalla Regione Siciliana – Assessorato del Turismo dello Sport e dello Spettacolo e dal Ministero dei Beni Culturali che ne riconosce il ruolo artistico, culturale e sociale.
INFORMAZIONI
Teatro Agricantus
Biglietteria via XX Settembre, 80 – Tel. 091 309636
Aperta martedì e mercoledì h 11-13.30 e h 17-20; da giovedì a sabato h 11-13.30 e h 18.30-22; domenica h 18.30-22
Biglietteria on line
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