“Corrispondenze Immateriali” è il titolo della collettiva pittorica organizzata e curata dalla professoressa Graziella Bellone, in programma a partire dal 23 settembre fino al 14 ottobre a Caltanissetta.
Cinque gli artisti coinvolti: Salvatore Carollo, Giampietro Di Napoli, Nini Ferrara in arte Yurei, Domenico Labate e Maristella Rana.
A ospitare le loro opere, legate tra loro da un fascino misterioso, è la Galleria Civica d’Arte del seicentesco Palazzo Moncada, cuore culturale della città, punto di incontro di intellettuali e artisti, tra i siti più importanti non solo per la comunità nissena ma dell’intera Sicilia, sede di eventi che spesso hanno anche una rilevanza nazionale.
Il maestoso edificio, che sorge in largo Barile, venne eretto nel cuore della città a metà del VII secolo per volere del principe Luigi Guglielmo Moncada ma rimase incompleto per alcune vicissitudini politiche siciliane.
Costruito in stile architettonico barocco con influssi rinascimentali, Il Palazzo è stato oggetto di un lungo restauro durato anni e legato al recupero della memoria della nobile famiglia spagnola.
Dal 2010 sono state aperte nuove sale dell’edificio adibite a galleria d’arte per ospitare mostre di vario genere.
L’inaugurazione si terrà alle 18:30 di sabato 23 settembre e vedrà la presenza di Roberto Gambino e Luca Miccichè, rispettivamente sindaco e presidente della Pro Loco APS di Caltanissetta.
L’evento, infatti, è patrocinato dall’amministrazione comunale e realizzato in collaborazione con la Pro Loco.
Il punto di forza della mostra corale è racchiuso nella diversità dei linguaggi espressivi degli artisti protagonisti: ognuno, con le proprie peculiarità e la singolarità del proprio mondo interiore, dà vita a raffigurazioni autopoietiche contrassegnate da inaspettate corrispondenze, che trovano equilibri e contrappunti stimolanti in suggestioni immateriali.
Da qui, il titolo della collettiva, sintesi delle tecniche più disparate: xilografia, pittura a olio, acrilico, materico e pittoscultura da cui prende forma un percorso variegato e trasversale, intessuto dalla relazione di codici stilistici e iconografici ora concettuali ora spirituali.
Quaranta opere in tutto, otto per ciascun partecipante, presentate in cinque sezioni parallele e complementari, in un sistema di simmetrie e dissonanze dalla sottesa omogeneità, che svelano con forza poetica gli angoli più remoti della psiche e dei sentimenti umani.
“Si può parlare di corrispondenze immateriali – spiega la curatrice Graziella Bellone – in questa mostra che mette in relazione, sul crinale dell’immaginario, forme concettuali, disvelamenti, entità astratte e metafisiche come rappresentazioni eclettiche dalla sorprendente matrice creativa”.
“Ciascuno degli autori – prosegue la professoressa – appare contaminato da un crescente impeto che lo conduce in uno spazio trascendente e atemporale dove, mediante simboli e metafore, si immerge nella dimensione dell’ineffabile e del non visibile,in un processo immaginativo quale trasfigurazione immateriale del mondo che lo fa riapparire in una sorta di sovrarealtà”.
“Ogni autonomia espressiva e compositiva – sottolinea – è pertanto il risultato di quello stato nascente dell’apparizione descritto dal pittore francese Francis Bacon: l’immagine si sprigiona, istantanea e inevitabile, quale traslazione simbolica dell’inconscio”.
“Le corrispondenze immateriali tra le opere dei cinque artisti – conclude – consistono quindi nell’obliterazione dell’immagine, nella volontà e reciprocità di trovare una connessione tra visibilità e invisibilità, ricordando che la percezione si pone ben oltre ciò che apparentemente si palesa”.
Durante il finissage del 23 ottobre, previsto per le 18:30, una giuria di esperti assegnerà una menzione speciale ai due artisti ritenuti più significativamente rispondenti all’obiettivo del progetto culturale, che include anche un catalogo della collettiva.
La mostra, con ingresso libero è gratuito, sarà fruibile tutti i giorni dal martedì al sabato, dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 20:00.