“Atelier”, all’Agricantus il laboratorio dove la musica di Remo Anzovino celebra l’arte

Un incontro tra diversi colori, timbri e registri musicali, un nuovo viaggio tra le mille possibilità espressive e stilistiche del pianoforte. Remo Anzovino, compositore e pianista, tra i più originali ed eclettici interpreti del nostro tempo, fa tappa in Sicilia con “Atelier”, il nuovo tour che prende vita e titolo dall’omonimo disco pubblicato per festeggiare i venti anni di carriera. Tre date in tutto, due al Teatro Agricantus di Palermo dove, dopo il sold out del 25 marzo, Anzovino replicherà mercoledì 26 con la partecipazione di due special guest, l’attore Sergio Vespertino e l’armonicista Giuseppe Milici, e infine giovedì 27 marzo a Catania allo Zo Centro culture contemporanee.

Il palco

L’album “Atelier” è stato registrato con il pubblico – in alcuni casi mantenendone gli applausi – in due esclusive serate a invito, due eventi irripetibili, nello studio del grande artista Giorgio Celiberti a Udine. E “Atelier” è un titolo che allude al laboratorio di un artigiano, a quella stanza di alchimia in cui si consuma il processo creativo. Non è un caso che nel 2019 Anzovino sia stato insignito del Nastro d’Argento per le sue colonne sonore, accompagnato dalla Menzione speciale Musica dell’arte in qualità di compositore.

In merito alla seconda data di Palermo del 26 marzo, si provi a immaginare il palco come una bottega d’arte, dove, oltre a un pianista come Remo Anzovino, che con l’arte intesa ad ampio raggio (letteratura, pittura, cinema) ha consolidato un rapporto esclusivo, due artisti come Giuseppe Milici, principe degli armonicisti, e Sergio Vespertino, grande e irresistibile mattatore, daranno vita a un sodalizio memorabile sotto l’egida del Teatro Agricantus, al quale assieme ad Anzovino sono da tempo ormai legati a doppio filo. Si tratterà di un’anteprima in piccolo del concerto “Danza delle Baccanti. Da Frida Kahlo a Vincent Van Gogh” (al piano Remo Anzovino, all’armonica Giuseppe Milici, voce di Sergio Vespertino), previsto in estate nella suggestiva cornice di alcune aree archeologiche e di selezionati luoghi storici della Sicilia. Le note compulsate al piano e dedicate ai grandi artisti della nostra modernità (Vincent Van Gogh, Claude Monet, Paul Gauguin, Frida Kahlo) ma pure, tra l’altro, a uno scienziato che ha sovvertito il nostro modo di guardare alla terra e al sole, ossia Galileo Galiei, si incroceranno a un certo momento con il “fiato magico” di Milici e il suono della sua armonica e, in due occasioni, verranno precedute dalle parole di Vespertino, il quale darà voce ai tormenti di Van Gogh, alle sue incantatorie visioni e alle fragilità di Galileo, alla sua estrema e toccante ammissione.

Il disco

Uscito a fine gennaio su etichetta Decca Italy, “Atelier” è di fatto l’unico disco di musica strumentale ad essere presente nella classifica Fimi/Gfk dei 100 album più venduti e ottenendo il suo miglior piazzamento di sempre, a testimonianza di un sempre crescente seguito di pubblico. Il disco in piano solo – anticipato dai brani “Chaplin”, “Istanbul” e “Galilei” – arriva dopo ventuno album e a distanza di due anni da “Don’t Forget to Fly”, l’ultimo lavoro in studio di Anzovino e il primo piano solo. “Atelier” è un nuovo viaggio tra le mille possibilità espressive e stilistiche del pianoforte, in cui si fondono colori, timbri e registri musicali differenti. Compongono l’album un inedito e venti brani scelti tra i suoi lavori più rappresentativi e quelli più amati dal pubblico, qui ri-composti dal vivo e dunque rinati in nuove e originali versioni. Una vera e propria festa, che delle celebrazioni importanti ha voluto mostrare lo spirito.

“Atelier”, riflette il profondo legame che da sempre lega il pianista e compositore all’arte in ogni sua forma, con l’intento di fissare in modo indelebile anche l’esperienza dal vivo, dopo centinaia di concerti che lo hanno visto esibirsi davanti a platee internazionali e in spazi suggestivi e vari, dal teatro all’anfiteatro naturale, dalla struttura industriale alla galleria d’arte. E in ogni performance il maestro friulano ha saputo creare un immediato e coinvolgente scambio emozionale con il pubblico.

L’artista

Nato a Pordenone nel 1976 da genitori napoletani, Remo Anzovino scrive musica da quando aveva undici anni. A ventiquattro anni si laurea con lode in giurisprudenza all’Università di Bologna e diventa avvocato

penalista. Con “Atelier” ha oggi all’attivo ventidue album ufficiali, tra dischi in studio e colonne sonore per il cinema e, con oltre trenta milioni di streaming sulle principali piattaforme digitali, oggi si conferma

uno dei compositori di punta della scena classical contemporary, oltre che uno degli autori di

spicco della grande tradizione italiana nella musica da film.

Negli anni ha strettamente legato il suo nome anche al cinema firmando le colonne sonore di

prestigiosi documentari: da “Ritratto di Regina” a “Pasolini Maestro Corsaro” e “Da Clay ad Ali. La

metamorfosi”, passando per le colonne sonore dei più importanti docufilm realizzati per la serie “La

Grande Arte al Cinema” (Van Gogh, Frida Khalo, Monet, Gauguin, Borromini e Bernini, Pompei, il

Museo Egizio di Torino) che gli sono valsi il Nastro D’Argento nel 2019 e la pubblicazione di un box

set celebrativo intitolato “Art Film Music”, uscito in tutto il mondo per Sony Classical.

Numerose e trasversali le collaborazioni artistiche: Franz Di Cioccio PFM, Lo Stato Sociale,

Giuliano Sangiorgi, Roy Paci, Antonella Ruggiero, Oliviero Toscani, Fabrizio Ferri, Gino Paoli,

Dargen D’Amico, Simone Cristicchi, Enzo Gragnaniello, Davide Toffolo, Flavio Boltro, Francesco

Bearzatti, Enzo Pietropaoli e Gabriele Mirabassi.

 

INFORMAZIONI

Biglietti: intero €  25; promo ingresso duo €  40 (€ 20 ciascuno). Biglietteria on line: www.agricantus.cloud  e https://agricantus.organizzatori.18tickets.it/ Teatro Agricantus. Biglietteria via XX Settembre, 80, telefono 091.309636, da martedì a sabato ore 11-13.30 e 17-20; domenica ore 17-20.