All’Auditorium di Milano, sabato 16 dicembre (ore 20.00), è l’ora dell’Ensemble Strumentale e Vocale laBarocca di Milano, che esegue il Messiah HWV 56, oratorio in lingua inglese, composto da Georg Friedrich Händel. L’Ensemble Strumentale e Vocale laBarocca di Milano esegue questa splendida pagina sotto la direzione di Ruben Jais, creatore dell’Ensemble. Maestro del Coro sarà Jacopo Facchini. Per l’occasione, un cast di altissimo livello: Maayan Licht (Controtenore), Ray Chenez (Controtenore), Cyril Auvity (Tenore) e Renato Dolcini (Baritono). L’appuntamento è ormai divenuto un vero e proprio classico del palinsesto dell’Orchestra di Largo Mahler, come testimonia il travolgente successo dell’ultima esecuzione del Messiah all’Auditorium di Milano, nel dicembre del 2022.
Händel compone il Messiah nel 1741. Era abitudine del musicista trascorrere i mesi estivi al lavoro, preparando le partiture da utilizzare nel corso della stagione invernale, in cui il tempo per la composizione era molto limitato a causa dell’aspetto organizzativo e commerciale che Händel seguiva in prima persona. Il 13 aprile del 1742, presso la Great Musick Hall, un pubblico enorme assisteva alla prima esecuzione di questo splendido oratorio. Si trattò di un successo senza precedenti. L’indiscutibile magniloquenza e l’altissima ispirazione della musica, nonché la facilità di comprensione della lingua inglese non sono ragioni sufficienti a spiegare un trionfo destinato a perpetuarsi: i motivi della fortuna di questo oratorio vanno cercati anche nell’atipicità della sua forma, fortemente voluta e concepita dal librettista Charles Jennens, erudito e storico del Cristianesimo che assemblò per l’occasione una serie di citazioni dall’Antico e dal Nuovo Testamento con l’intento di comporre un vasto mosaico di tre parti dedicato alla figura di Gesù. Non vi sono personaggi che agiscono in prima persona: l’ascoltatore sente pronunciare i testi sacri dai cantanti solisti e da un vasto coro. Non c’è una complicata trama da seguire, poiché i tre momenti dell’oratorio portano con sé un messaggio chiaro e immediatamente comprensibile: nel primo si ascoltano le profezie che proclamano la venuta del Messia, e si assiste alla loro realizzazione con l’annuncio della natività. Nel secondo si passa dai toni cupi della Passione ai fasti sonori della Resurrezione e all’annuncio del trionfo del Cristianesimo attraverso la predicazione del Vangelo. Nell’ultima parte si spiegano i misteri della resurrezione della carne e la vittoria della fede sulla morte e sul peccato, in attesa del Giudizio universale in cui l’intercessione del Messia salverà il mondo. Atipico quindi sotto il punto di vista formale, ma comprensibile per un pubblico che sapeva cogliere immediatamente le citazioni che il librettista Charles Jennens aveva tratto dalle versioni autorizzate della Bibbia, il Messiah apparve da subito coinvolgente proprio per la sua capacità di trasformarsi in una preghiera collettiva, resa emozionante da una musica il cui tratto originale è da riconoscere nell’energia e nella particolare cura posta da Händel per un linguaggio vocale in cui la declamazione vince rispetto al virtuosismo.
La Stagione 2023/2024 dell’Orchestra Sinfonica di Milano è realizzata con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Lombardia, del Comune di Milano, di Fondazione Cariplo e dei Fondatori Promotori Città Metropolitana di Milano, Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, Banco BPM e Intesa Sanpaolo.
Conferenza
Sabato 16 dicembre alle ore 18.30 si terrà una conferenza introduttiva dal titolo “Messiah, storia di un successo annunciato”, nel foyer della balconata, una conversazione tra Ruben Jais e Valentina Trovato: “Composto rapidamente nell’estate 1741, Messiah nacque in circostanze che sembrano preannunciarne il grandissimo successo e la fama. Innanzitutto un’occasione esecutiva favorevole come l’invito del viceré d’Irlanda a partecipare alla stagione di concerti a Dublino. Poi l’accoglienza subito calorosa dei dublinesi: “Non posso – scrisse Händel – esprimere adeguatamente la gentilezza con la quale vengo trattato; lascio quindi immaginare quale sia la mia soddisfazione nel trascorrere il tempo fra onori, profitto e piacere”. La “prima” del 13 aprile 1742, ebbe infatti un’accoglienza trionfale. “Mancano le parole – scrissero i giornali – per esprimere il raffinato piacere che il grande Oratorio di Händel ha prodotto nel numerosissimo pubblico. I sentimenti più sublimi, grandi e delicati, adattati alle più maestose e commoventi parole, hanno concorso a trascinare il cuore e l’orecchio estasiati”
Intero: 40 € in platea, 30 € in galleria. Over 60 e Convenzioni: 30 € (platea), 22 € (galleria). Under 30 e Sostenitori: 20 € (platea), 15 € (galleria).
I biglietti sono in vendita presso la biglietteria dell’Auditorium di Milano, oppure online su Vivaticket.
Orari biglietteria Auditorium di Milano: Martedì-Domenica, 10 – 19.
Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: biglietteria@sinfonicadimilano.org.
Ruben Jais, direttore
Nato a Milano, contemporaneamente agli studi universitari ha compiuto quelli musicali presso il Conservatorio della sua città, diplomandosi in Musica corale e Direzione di Coro e in Composizione polifonica vocale con il massimo dei voti. Sempre a Milano, si è diplomato in Composizione e ha anche compiuto gli studi di Direzione d’orchestra, perfezionandosi in seguito con masterclass all’estero. È stato Maestro del Coro del Coro Sinfonico di Milano dalla sua fondazione nel 1998 al 2007. Con tale ruolo ha collaborato, tra gli altri, con R. Gandolfi, R. Chailly, C. Abbado, L. Berio, O. Caetani, C. P. Flor, C. Hogwood, V. Jurowski, H. Rilling.
Da giugno 2016 a luglio 2019 è stato Direttore artistico e Direttore esecutivo della Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi: è attualmente Direttore Generale e Direttore Artistico.
Il suo repertorio spazia dai grandi capolavori della musica barocca a quelli della musica classica (sinfonie e musica sacra di Haydn, Mozart, Beethoven), nonché alla riscoperta di brani meno conosciuti di compositori dal XVI al XIX secolo (Zelenka, Scarlatti, Durante, Sammartini).
Dirige musica contemporanea, soprattutto di autori italiani, da Castiglioni a Zanolini, da Anzaghi a Nova, da Ligeti a Messiaen, da Califano a Vacchi. Nel 2008 ha istituito laBarocca di Milano, ensemble specializzato nell’esecuzione della musica di tale periodo storico, con cui affronta i maggiori capolavori del repertorio sia strumentale che operistico. Ha diretto musica strumentale, corale e sinfonica presso varie istituzioni italiane ed estere, quali Biennale di Venezia, Teatro Comunale di Bologna, Milano Musica, Teatro alla Scala, RTSI Lugano, Festival di Saint Moritz, Teatro Real di Madrid, Orchestra Nazionale del Cile, UiS Stavanger Norway. È stato Direttore Musicale della Mailänder Kantorei, formazione legata alla comunità tedesca di Milano, dedicandosi al repertorio tedesco, affrontando inoltre l’integrale delle Cantate sacre di Bach.
Alcuni importanti appuntamenti che lo hanno visto protagonista insieme a laBarocca: nel 2016, il debutto presso la prestigiosa Wigmore Hall a Londra, dove è stato più volte invitato; la regolare partecipazione presso il Festival MITO; l’inaugurazione del restaurato Teatro Gerolamo; altri importanti festival internazionali quali Enescu Festival (Bucarest), Festival Gluck (Norimberga); ha diretto laBarocca in un tour italiano organizzato da CIDIM accompagnato dal violino di Robert McDuffie. Nel 2021, in piena pandemia, nel Duomo di Milano ha diretto la Passione secondo Giovanni di J.S. Bach (con le compagini de laBarocca e solisti di fama), trasmessa sul portale streaming dell’Orchestra Sinfonica di Milano durante la settimana pasquale.
La pubblicazione nel 2017 di Heroes in Love – Arie d’opera di Gluck, in collaborazione con Sonia Prina, inaugura l’attività discografica de laBarocca; seguono nel 2018 The Solo Cantatas for Bass di Bach, con Christian Senn (Glossa Music), Missa Omnium Sanctorum di Zelenka (sempre per Glossa Music), vincitore di alcuni premi internazionali.