GIARDINI NAXOS (Me) – Collane e anelli, orecchini, pissidi per unguenti di bellezza. I corredi funerari sono una miniera di dati e informazioni per gli archeologi che, dagli oggetti sepolti insieme al defunto, ricostruiscono la storia e le abitudini del tempo in cui viveva. E proprio i gioielli degli antichi greci di Naxos – fra i quali spiccano due bracciali a spirale in argento del VI sec. a.C. esposti nel Museo – saranno il tema guida del laboratorio didattico per famiglie e bambini in programma il 4 dicembre al Parco Archeologico Naxos Taormina, diretto dall’archeologa Gabriella Tigano.
Un appuntamento ormai consolidato, coordinato dalle guide e dalle archeologhe di Civita Sicilia (concessionaria dei servizi museali del Parco) e abbinato all’ingresso gratuito della prima domenica del mese istituito dalla Regione Siciliana in tutti i siti, i parchi e i musei dell’isola.
A Naxos si inizia alle 10 con la visita guidata dei bimbi al Museo archeologico per curiosare tra i reperti. A seguire ci si metterà al lavoro per realizzare un piccolo gioiello artigianale raccontando anche il legame fra il Natale e l’antica tradizione popolare e religiosa dei Saturnali, le feste romane in onore di Saturno che cadevano dal 17 al 23 dicembre, durante il solstizio d’inverno, per celebrare i doni della terra con banchetti e convivi. Il laboratorio costa 3 euro a bambino e ci si può prenotare al numero 335 7304378.
Fra i reperti dell’attuale collezione di Naxos oltre ai bracciali già citati, figurano anche un anello in bronzo e grani in osso di una collana. Facevano parte, insieme a vasi per unguenti, del corredo funerario di una delle tombe scoperte negli anni Ottanta del secolo scorso nella necropoli arcaica di Giardini da Paola Pelagatti, l’archeologa cui si deve l’avvio delle prime campagne di scavo a Giardini e che nel 1979 realizzò il museo.
Nei tre siti del Parco Naxos Taormina, intanto, il mese di novembre si conclude con dati di presenze incoraggianti che superano quelli del 2019, ultimo periodo di riferimento prima dei due anni sotto il segno della pandemia. Numeri che confermano la ripresa consistente dei flussi turistici anche in bassa stagione. I dati raccolti da Aditus, concessionaria dei servizi aggiuntivi, hanno registrato nel mese di novembre 2022 oltre 34.500 visitatori fra il Teatro Antico di Taormina e il Museo e Area Archeologica di Naxos, mentre Isola Bella è chiusa da lunedì 7 per necessari lavori di manutenzione straordinaria. Nello stesso mese del 2021 i visitatori si erano fermati a 18.328; nel novembre 2019, invece, gli ingressi nei tre siti erano stati complessivamente 33.173.
I siti del Parco Naxos Taormina sono aperti tutti i giorni dell’anno. L’orario invernale attualmente in vigore prevede le visite dalle 9 alle 16 (ultimo ingresso).
Parco Archeologico Naxos Taormina
Il Parco archeologico, oggi denominato di Naxos–Taormina è stato istituito nel 2007 e gode di autonomia scientifica, di ricerca e organizzativa, amministrativa e finanziaria. Dal 2013 il Parco ha la gestione di alcuni tra i più importanti siti monumentali e paesaggistici della provincia di Messina: il Museo e l’area archeologica di Naxos; il Teatro Antico e l’Odèon di Taormina; Villa Caronia (sede direzionale del Parco); il Museo naturalistico di Isolabella, le aree archeologiche di Francavilla e il M.A.FRA il nuovo museo archeologico della città, inaugurato nell’ottobre 2020. Dal 2019 sono gestiti dal Parco, Palazzo Ciampoli (Taormina), il Monastero e la Chiesa Basiliana dei Santi Pietro e Paolo (Casalvecchio Siculo) e si attesta all’Ente anche Castel Tauro. Dal giugno 2019 il Parco è diretto dall’archeologa Gabriella Tigano. Fra i grandi eventi gestiti dal Parco e che hanno visto protagonista il Teatro Antico di Taormina – secondo sito più visitato in Sicilia dopo la Valle dei Templi – figurano il G7 nel maggio 2017 e la visita del Dalai Lama nel settembre dello stesso anno.