Affidati i primi tre cuccioli ospitati nel piccolo rifugio per cani realizzato presso il carcere di Spoleto grazie al progetto Fuori dalle Gabbie finanziato dalla Fondazione CAVE CANEM in collaborazione con il comune di Spoleto e l’Istituto Penitenziario della città! Un modello di gestione e accudimento di cani senza famiglia alternativo al canile.
Marco e Paolo (nomi di fantasia), due persone detenute alle quali è stata affidata la gestione del piccolo rifugio per cani allestito nella Casa di Reclusione di Spoleto, hanno salutato i primi tre cuccioli e li hanno affidati alle cure delle nuove famiglie.
Sono otto i cuccioli accolti nel rifugio a fine estate, accuditi con amore e attenzione e accompagnati in un percorso di socializzazione per favorire le possibilità di adozione. Grazie al lavoro svolto, i primi tre cuccioli sono stati affidati alle nuove famiglie: Evita, Teo e Annibale hanno infatti trovato una nuova casa.
Il progetto “Fuori dalle Gabbie” è un progetto innovativo della Fondazione CAVE CANEM ONLUS, presente anche all’interno della Casa Circondariale di Napoli Secondigliano e nell’Istituto Penale per i Minorenni Casal del Marmo di Roma, che ha un duplice obiettivo: coinvolgere le persone detenute in percorsi formativi e lavorativi, che consentano l’acquisizione di competenze professionali, spendibili al termine della condanna o nel corso della stessa, e fornire un servizio qualitativamente elevato di gestione e di accudimento a favore dei cani senza famiglia, spesso vittime di abbandono e maltrattamenti e bisognosi di assistenza costante.
La prima manifestazione di tale modello progettuale ha preso vita proprio a Spoleto, la Fondazione CAVE CANEM ONLUS opera quale soggetto finanziatore e facilitatore per lo svolgimento delle attività, a supporto della Casa Circondariale, dell’Amministrazione comunale di Spoleto e del canile comunale della città
“Questo è il senso del nostro progetto” dichiara Federica Faiella, Vicepresidente della Fondazione CAVE CANEM ONLUS “chiudere il cerchio. Siamo partiti con dei corsi di formazione a carattere teorico-pratico erogati dai professionisti della Fondazione alle persone detenute che hanno preso parte al progetto; i partecipanti al progetto hanno, successivamente, svolto lavori di pubblica utilità all’interno del canile comunale della Città di Spoleto, di manutenzione ordinaria e straordinaria. Nella seconda fase del progetto abbiamo allestito un piccolo canile rifugio, per i cani che necessitano di attenzioni particolari, all’interno della casa di reclusione di Spoleto e abbiamo affidato alle cure delle persone detenute, che lavorano all’interno del canile nella casa circondariale, il primo gruppo di cani. I volontari dell’Associazione Noi & Loro si sono occupati delle attività propedeutiche alle adozioni. Oggi siamo felici di annunciare che tre cuccioli di questo primo gruppo hanno finalmente trovato una famiglia amorevole!”
“Si tratta di cani che erano estremamente paurosi, non abituati alla presenza delle persone e al guinzaglio” aggiunge Mirko Zuccari, dog trainer manager della Fondazione CAVE CANEM ONLUS “l’ottimo lavoro di recupero comportamentale svolto dai partecipanti al progetto Fuori dalle Gabbie ha consentito il loro pieno recupero e la successiva adozione”.
“Desideriamo ringraziare la dott.ssa Chiara Pellegrini, direttrice della Casa di Reclusione di Spoleto, la dott.ssa Chiara Nicchinonni, Direzione Ambiente e Turismo di Spoleto, la dott.ssa Federica Andreini, istruttrice dell’Ufficio Ambiente del Comune di Spoleto, il Commissario Marco Piersigilli, comandante della Polizia Penitenziaria e il dott. Pietro Carraresi, responsabile dell’area trattamentale per aver creduto insieme a noi in questo progetto, consentendo così la sua piena realizzazione.” conclude Federica Faiella.
La Fondazione CAVE CANEM ONLUS è stata istituita il 24 giugno 2019 dalla volontà della Presidente Adriana Possenti e della Vicepresidente Federica Faiella. Un’impresa sociale al femminile che si prefigge l’obiettivo di cambiare il destino di cani e gatti in difficoltà e di promuovere un’evoluzione nel rapporto uomo/animale, grazie a modelli di co-progettazione, occasioni di formazione, pratiche socialmente innovative. Nel corso del primo anno di vita della Fondazione sono stati finanziati e realizzati 12 progetti in più punti d’Italia generando valore a favore di 1463 cani e 396 persone.