L’attore Antonio Catania protagonista del DonnaFugata Film Festival in corso di svolgimento al castello di Donnafugata fino a domenica anche se questo venerdì, solo per un giorno, si trasferisce al parco archeologico di Kaucana.
Ma già questo sabato il ritorno nell’antico maniero dove con Giorgio Glaviano si parlerà degli sceneggiatori, figura fondamentale per la nascita dei film, mentre domenica sarà ospite Paola Quattrini prima di concludere in musica con le note da oscar insieme alla Chroma Ensemble. In mezzo, ancora tantissime nuove proiezioni di film, cortometraggi, documentari secondo la selezione effettuata dal direttore artistico Andrea Traina.
Il festival, fondato da Salvatore Schembari e organizzato dal Cinestudio Groucho Marx e dalla Fondazione degli Archi, ha come guest director Antonietta De Lillo, regista e sceneggiatore, nata sotto il segno zodiacale dei Pesci, segno che caratterizza questa edizione. Per lei, come ha detto durante il talk che l’ha vista protagonista, nelle pellicole, sia fiction o documentari, è importante raccontare la storia, emozionare il pubblico. Non servono le etichette. La De Lillo ha voluto così rimarcare il significato che ha per lei la settima arte, che è quella dell’espressione e del racconto, di se stessi e degli altri.
Il DonnaFugata Film Festival spegne le luci del castello di Donnafugata e accende il cinema. Ma non solo, anche teatro. Ieri sera, durante il talk, l’attrice Tiziana Bellassai ha parlato dei 30 anni che compie quest’anno lo spettacolo “La confessione” del regista Walter Manfrè che sarà portato in scena poi a settembre e che segna il genere del “teatro della persona” ideato dallo stesso Manfrè. Un linguaggio teatrale diverso perché abbatte la “quarta parete” eliminando la distanza tra pubblico e attori in un rapporto one to one.
Della sua carriera cinematografica ha parlato invece l’attore Antonio Catania che si è soffermato anche sul rapporto con la Sicilia, e la scelta di aprire a Catania, insieme alla moglie Rosaria Russo, una scuola di recitazione per consentire ai giovani di non doversi per forza spostare fuori.
Nei giorni precedenti un omaggio al cinema e alla poetica di Pier Paolo Pasolini. Tra le presentazioni ufficiali anche il documentario di Carlo Lo Giudice dal titolo “Mafiainside” per la sezione “l’isola come set” che celebra film e video girati in Sicilia. Sempre più apprezzata la nuova sezione “La luna di carta – il cinema delle meraviglie” dedicata ai ragazzi e famiglie che stanno seguendo i film più belli per questo genere. E a proposito di generi piace il doppio appuntamento con le sezioni sui diversi linguaggi cinematografici ed in particolare la sezione “Fantasmagorie – il cinema dell’incubo” che offre la visione di pellicole horror divenute cult. Lunedì sera, in apertura del festival, insieme al regista Vito Zagarrio, si è parlato invece di Gesualdo Bufalino sceneggiatore, con la ritrovata sceneggiatura “Io, Franca Florio” che lo scrittore comisano aveva scritto immaginando di farlo diventare un film hollywoodiano. E chissà che a distanza di anni non accada.
Il “DonnaFugata Film Festival”, promosso in collaborazione con la Fondazione Bufalino e Archinet, gode del patrocinio della Regione Siciliana – Assessorato al Turismo e Spettacoli, dell’Ars, dei Comuni di Ragusa e Comiso, del Libero Consorzio di Ragusa, della Camera di Commercio del Sud Est, della Banca Agricola Popolare di Ragusa e di numerosi sponsor. Collaborazione con il Fitzcarraldo Cineclub e la Ficc. Per informazioni sul programma è possibile collegarsi al sito www.donnafugatafilmfestival.org e sui canali social. A settembre si trasferirà a Comiso per la seconda parte.