Claudio Giambruno e il suo quartetto completato da Andrea Rea (pianoforte), Dario Rosciglione (contrabbasso) e Amedeo Ariano (batteria) sono pronti a percorrere lo Stivale per presentare Overseas, il nuovo disco del sassofonista jazz e compositore siciliano pubblicato dalla prestigiosa etichetta Via Veneto Jazz, un album disponibile su tutte le piattaforme digitali e in copia fisica da venerdì 22 settembre.
Il tour inizierà domenica 5 novembre al Blue Brass Jazz Club di Palermo, ore 18:30, per poi proseguire il 7 novembre al Biella Jazz Club alle 21:30, l’8 all’Osteria Mattana di Sestri Levante alle 21:30, il 9 al Bonaventura Music Club di Milano alle 21:30. Poi si scenderà al sud venerdì 17 novembre al Duke Jazz Club di Bari alle 21:30, il giorno successivo al Rosetta Jazz Club di Matera alle 21:30, il 19 sempre in Basilicata al Jazz Club Potenza alle 21:00 e per concludere, lunedì 20 novembre, a La Sosta di Villa San Giovanni alle 21:00. Giambruno e i suoi tre eccellenti partner eseguiranno il repertorio di Overseas, comprendente quattro composizioni originali firmate dal sassofonista e cinque affettuosi omaggi ad alcuni straordinari autori e compositori del calibro di Dan Nimmer, Ugo Calise e Carlo Alberto Rossi, Linda Creed e Thom Bell, Vince Guaraldi, Leslie Bricusse e Anthony Newley. Overseas è un disco profondamente rispettoso della tradizione jazzistica che nasce da una terra incantevole, accogliente, ricca di profumi, tradizioni e svariate influenze come la Sicilia.
Il musicista vive il senso della distanza, sotto l’aspetto geografico, quasi come fosse penalizzante, in parte anche dal punto di vista climatico e dell’approccio alle molteplici sfumature della vita. Ma al contempo la musica esercita anche un potere aggregante che accorcia sensibilmente queste distanze, abbattendo qualsiasi genere di steccato. Il nobile intento di Giambruno, alla testa di questo quartetto, è quello di enfatizzare la magia delle fascinazioni mediterranee e di esaltare le peculiarità del jazz italiano legato alla tradizione. Overseas rappresenta la sublimazione di un processo evolutivo, di crescita e di maturità vissuto in prima persona dal sassofonista palermitano che, sostenuto da un formidabile trio, ha in animo il lodevole obiettivo di consacrare definitivamente il suo percorso artistico.
Il jazzista siculo racconta così la genesi del suo nuovo disco: «Overseas è il titolo del mio nuovo progetto, un quartetto che vede Andrea Rea al pianoforte, Dario Rosciglione al contrabbasso e Amedeo Ariano alla batteria. Sono tre jazzisti straordinari con cui sono entrato subito in sintonia, sia sotto il profilo musicale che umano. Ho scelto i musicisti di questa formazione in modo molto accurato. Considero Andrea Rea uno dei migliori pianisti italiani della nuova generazione. Di lui mi colpiscono la verve e la classe nell’accompagnamento. Dario Rosciglione, oltre alla sconfinata esperienza, è un professionista che stimo praticamente da quando ero bambino. Infine, Amedeo Ariano mi ha folgorato perché è un batterista unico, lui non è un batterista come gli altri, Amedeo suona la musica in modo sopraffino. Overseas è un album di miei brani originali e alcune composizioni che ho scelto con molta cura, dove il comun denominatore è la melodia, a cui ho sempre attribuito un valore altamente significativo. La melodia, per me, è il senso della storia che raccontiamo».