CATANIA – Eliminare gli ostacoli per il raggiungimento di una soluzione concordata, economica e veloce di una lite è il concetto di Giustizia Semplice introdotto in Italia, dal 2010, con l’istituto della Mediazione Civile e diventato, per la prima volta in Sicilia, un progetto PTCO di Alternanza-Scuola-Lavoro.
Il titolo del progetto, ideato e realizzato dalla dott.ssa Gisella Monaca, mediatore di Concordia Mediazioni e referente per le sedi di Ispica ed Avola, insieme all’avv. Valentina Lasagna Liuzzo, è “In mediazione stat virtus”. Due i docenti/tutor, Gabriella Bruno, che è anche la vicepreside, e Loredana Amenta; 26 gli alunni della classe IV Liceo Classico dell’Istituto ISS G. Curcio di Ispica coinvolti nelle 25 ore del progetto che si è concluso, in piazza Giovanni Verga a Catania nella sede della Concordia Mediazioni, con una competizione sul campo che ha visto primeggiare, e vincere, cinque studenti per aver saputo simulare la mediazione più veritiera: Giuseppe Floriddia, Francesca Floriddia, Fabrizio Oddo, Olga Russo e Fernando Vernuccio.
La mediazione scolastica non è soltanto una tecnica di composizione delle controversie, ma un vero processo educativo in grado di favorire la crescita relazionale ed emozionale dell’individuo. Promuove lo sviluppo di abilità empatiche e sociali quali ascolto, assertività, riconoscimento reciproco e pensiero laterale e favorisce anche una serena convivenza sociale e individuale. Aspetto assolutamente condiviso dal preside Maurizio Franzò: “Di questi tempi avremmo bisogno di un mediatore in ogni famiglia. Siamo riusciti a instillare ai ragazzi questa conoscenza, adesso dipende dalle loro predisposizioni personali decidere di coltivarla”.
Sulla stessa scia anche il parere dei ragazzi. Giuseppe Floriddia, uno dei vincitori, spera che “verrà proposto alle classi del secondo e del terzo per implementare la comunicazione”; per Noemi Cannizzaro, rappresentante di classe, “è stata un’esperienza utile per conoscerci meglio nonostante frequentiamo il quarto anno”; per Fernando Vernuccio, rappresentante d’Istituto, è stata un’esperienza utilissima “per non rimanere ancorato alle mie idee e aprirmi agli altri. L’ho sperimentato anche nella vita privata”.
I commenti positivi di professori e studenti hanno convinto gli ideatori del progetto, introdotto quest’anno in via sperimentale, a replicarlo il prossimo anno e ad estenderlo agli istituti scolastici delle altre province della Sicilia. “Aprire le porte agli studenti – commenta soddisfatta la dott.ssa Valeria Virzì, responsabile di Concordia Mediazioni – ci ha permesso di toccare con mano l’impegno con cui si sono preparati alla sfida. Esperienze come questa confermano la fiducia nelle nuove generazioni quali depositarie del dovere di responsabilizzarsi per gestire i conflitti in maniera etica, collaborativa e soprattutto al di fuori delle porte del Tribunale”.