Dal 25 giugno all’11 luglio a Palazzo Estense e nei Giardini Estensi di Varese va in scena un’edizione del festival al femminile: sette persone su dieci, tra attori, musicisti, personale di scena, tecnici, organizzazione e volontari, sono donne. Evento organizzato da Officine Teatrali Red Carpet e Giorni Dispari Teatro, con il supporto della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate…
Un festival in rosa. Quello che andrà in scena a Varese dal 25 giugno all’11 luglio sarà un Varese Estense Festival dedicato alle donne, dove le donne sono le grandi protagoniste, non solamente per i temi trattati, ma anche sul palco e sotto il palco. La quarta edizione del Varese Estense Festival – organizzato da Officine Teatrali Red Carpet e Giorni Dispari Teatro, con il supporto della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, il sostegno di Comune di Varese, Fondazione Cariplo, Fondazione Comunitaria del Varesotto e il patrocinio della Camera di Commercio di Varese – mette il mondo femminile in primo piano. Donna è il direttore artistico, donne sono anche le grandi protagoniste dell’intenso programma, donne sono i motori dell’intera macchina organizzativa. «Le quote rosa sono ampiamente rispettate: sette persone su dieci, tra attori, musicisti, personale di scena, tecnici, organizzazione e volontari, è rappresentato da donne», osserva il direttore artistico Serena Nardi. «Un festival al femminile che volutamente dà valore, attraverso precise scelte di regia, ai personaggi femminili degli spettacoli rappresentati per porre l’accento sui problemi delle donne».
Dal “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare fino alle “Nozze di Figaro” di Wolfang A. Mozart, le donne si prendono la scena. «Ippolita, Titania, Ermia ed Elena, le figure femminili presenti nella commedia shakespeariana, nella regia di Vittorio Bizzi assumono una dimensione diversa, non per sbilanciare la messa in scena quanto per restituire equilibrio». Così anche l’opera di Mozart nella versione per il Varese Estense Festival diventa “Le nozze di Figaro e Susanna”. «Non solamente perché per sposarsi occorre sempre essere in due – precisa Nardi -, ma per restituire centralità al personaggio di Susanna che lo stesso Mozart, più di 230 anni fa, ha posto al centro di tutto: una donna che, fin dall’inizio, si oppone con forza al Conte che rivendicava lo ius primae noctis. Non è stato forzato alcun elemento, è stato Mozart a indicarlo così».
Il festival non pone una competizione di genere, quanto la volontà di far risaltare alcuni aspetti finiti in secondo piano. Prosegue Nardi: «La volontà è quella di cambiare punto di vista, accentuare la visione femminile della realtà per far emergere temi che, purtroppo sono sempre di attualità, come la violenza di genere. E non è un caso che abbiamo voluto accanto a noi due associazioni, Amico Fragile di Varese (che ha realizzato in collaborazione l’appuntamento dedicato a Fabrizio De Andrè) ed E.Va onlus di Busto Arsizio che da anni si impegnano in questo ambito, quali protagonisti dell’appuntamento “Le tue scarpe son rosse?” nell’incontro di preparazione proprio all’opera di Mozart».
In questa tensione a riportare d’attualità opere scritte secoli fa, c’è la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate che, come in occasione del Don Giovanni di Mozart di due anni fa e della Tosca di Puccini, purtroppo rimasta in sospeso a causa della pandemia, ha voluto affiancare Officine Teatrali Red Carpet e Giorni Dispari Teatro in questo festival. «Crediamo nella cultura come elemento di crescita e valore per ripartire», osserva il vicepresidente della Bcc, Diego Trogher. «Questa edizione del Varese Estense Festival ci propone un percorso di arte ma anche di riflessione su quello che è il nostro tempo. Il nostro territorio torna a respirare cultura dopo mesi difficili e lo fa con la voglia di aprire un dialogo e di allargare la platea per coinvolgere più pubblico possibile, in particolare i giovani. Relazione, crescita, territorio: tutti elementi che ritroviamo anche nell’essere banca della nostra Bcc».