Dal 18 al 21 agosto Nov’Aria Festival “Ti amo come un paese” a Novara di Sicilia (ME)

Spettacoli con artisti siciliani e nazionali, laboratori, concerti, corsi di dialetto novarese, eventi itineranti per abitare creativamente il paese e riscoprire il suo patrimonio culturale, con un dialogo tra vecchi e nuovi residenti, turisti ed emigranti.

Tutti gli eventi sono gratuiti fino a esaurimento posti.

Nell’ambito di Novara in Festa, con il patrocinio della Regione Sicilia, Assessorato Regionale Turismo – Dipartimento Turismo, Sport e Spettacolo.

Per sostenere e far crescere il Festival sarà attiva per i prossimi mesi
una campagna di Crowdfunding sul sito Eppela.com

Info aggiornate sulla pagina Facebook Nov’Aria Festival.

Novara di Sicilia (ME) – Dal 18 al 21 agosto a Novara di Sicilia, in provincia di Messina, torna il Nov’Aria Festival, quattro giornate di spettacoli ed eventi per immergersi nelle strade e nelle piazze del paese insieme ad artisti e ospiti, in un grande palcoscenico a cielo aperto.

Il titolo di questa edizione, “Ti amo come un paese” è ispirato a un verso dello scrittore e poeta siciliano Gesualdo Bufalino. Una vera e propria dichiarazione d’amore, che tiene insieme emozioni e relazioni, dando nuovo senso alle proposte artistiche, ai laboratori, alle attività che si tengono nelle giornate di Festival.

DAL 18 AL 21 AGOSTO CON GLI ARTISTI

Gli artisti presenti in questa edizione sono Boris Taskov, fotografo e fotoreporter che terrà un Laboratorio di fotografia analogica, nel quale i partecipanti potranno portarsi a casa la loro cartolina da Novara, sviluppata e stampata; la compagnia messinese Carullo-Minasi, che proporrà “Due passi sono”, un classico del loro repertorio, spettacolo poetico e delicato; Mario Barnaba clown e giocoliere, che porta al festival il suo storico “In valigia”; Samaki, attrice, tap dancer, giocoliera, con il suo “Ragazza confusa”; Giuseppe Provinzano, attore, drammaturgo e autore palermitano con lo spettacolo “(comu veni) Ferrazzano”, secondo capitolo della trilogia sulle opere del Pitrè; Sartoria Caronte, la famiglia teatrale di Lari (Pisa), già apprezzata in altre edizioni, presenta al festival “Oh Tell oh!”, parodia musicale dell’Otello di Shakespeare; Teatro dei Venti, compagnia modenese, che porta a Novara di Sicilia le “Favole senza età”, installazione sonora con ascolto in cuffia delle Favole di Gianni Rodari con le voci degli ospiti di due Case di Riposo di Modena e Pergine Valsugana (TN). Non mancherà la musica con le proposte a KM zero del Quintetto di ottoni formato dai Maestri Giulio Trifiletti, Fortunato Porcino, Mario Affannato, Lorenzo Scolaro, Andrea Catania; e del complesso Rock Salvatesta di Ugo Puglisi, Gabriele Buemi, Valeria Munnia, Nunzio Carlo Sofia. DJ SET del 18 agosto a cura di Alfredo Reni in apertura di Festival.

Il progetto è ideato da un collettivo di novaresi emigranti, Giuseppe Buemi, Francesco Di Paola, Bruno Furnari, Salvatore Sofia, che operano nel mondo della cultura e del sociale. Il gruppo è affiancato da un’ampia comunità che si ritrova periodicamente in paese, mantenendo i legami e ampliando la conoscenza e la promozione del territorio.

La manifestazione è organizzata dal Comune di Novara di Sicilia nell’ambito di Novara in Festa, con il patrocinio dell’Assessorato Regionale Turismo – Dipartimento Turismo, Sport e Spettacolo.

IL PROGRAMMA DELLE GIORNATE

Il Festival si apre domenica 18 agosto alle ore 17.00, appuntamento in Piazza Abbazia, con il Laboratorio di fotografia analogica, a cura di Boris Taskov, fotografo e fotoreporter bulgaro, che da qualche anno ha preso casa a Novara di Sicilia. Questa prima parte del Laboratorio è dedicata agli scatti con una delle macchine messe a disposizione da Boris, nel corso di una passeggiata per il paese.

La seconda parte, mercoledì 21 agosto, o su appuntamento con Boris, sarà dedicata allo sviluppo e alla stampa in camera oscura, così da portare via un ricordo speciale, una cartolina da Novara di Sicilia e dal Nov’aria Festival.

Info e iscrizioni: novaria.festival@gmail.com. È previsto un contributo di 20 € per le spese dei materiali.

Alle ore 18.30 presso l’Arena San Sebastiano, sotto il ponte omonimo, è il momento della musica per Ottoni, con il quintetto composto dai Maestri Giulio Trifiletti (tromba), Fortunato Porcino (tromba), Carmelo Conte (basso tuba), Lorenzo Scolaro (corno), Mattia Genovese (trombone), un omaggio musicale al tramonto con vista sulle Isole Eolie.

Dalle 18.30 alle 20.00, tutti i giorni fino al 21 agosto sarà possibile ascoltare le “Favole senza età” del Teatro dei Venti di Modena, con ascolto in cuffia in una postazione dedicata in Via Duomo (durata 20 minuti). Un progetto di racconto e di ascolto, un esercizio di “grammatica della fantasia”, che raccoglie le voci degli ospiti della Casa di Riposo Santo Spirito di Pergine Valsugana (TN) e della Casa Residenza per Anziani SG Bosco di Modena, per costruire insieme una narrazione collettiva.

Gli anziani hanno lavorato su due favole di Gianni Rodari, “Il semaforo blu” e “A sbagliar le storie”, e infine, ne hanno creata una insieme ai formatori del Teatro dei Venti, partendo dalle loro memorie personali e dalle fiabe ascoltate da bambini. Il lavoro sulle Favole di Rodari del Teatro dei Venti è nato “al citofono”, casa per casa, e poi “alla finestra” per le scuole, nel 2021 durante la pandemia, ed è approdato naturalmente nelle Case di Riposo, come strumento di cura delle relazioni di comunità. Il progetto audio è stato presentato a Pergine Festival e a Trasparenze Festival di Modena nel 2023.

Ideazione e laboratorio creativo: Oxana Casolari e Cesare Trebeschi.

Montaggio audio: Danilo Faiulo.

Supervisione artistica: Stefano Tè

Una produzione Teatro Dei Venti con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Emilia-Romagna e del Pergine Festival.

Alle ore 22.00 in Piazza Duomo è il momento di “Due passi sono”, un classico della compagnia messinese Carullo-Minasi, in versione site specific nel Teatro a cielo aperto del Nov’Aria Festival. Regia, testi ed interpretazione di Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi, scene e costumi Cinzia Muscolino, disegno luci Roberto Bonaventura, aiuto regia Roberto Bitto. Produzione Carullo-Minasi e Il Castello di Sancio Panza. Spettacolo Premio Scenario per Ustica 2011, Premio In-Box 2012, Premio Internazionale T. Pomodoro 2013.

Due piccoli esseri umani, un uomo e una donna dalle fattezze ridotte, si ritrovano sul grande palco dell’esistenza, nascosti nel loro mistero di vita che li riduce dentro uno spazio sempre più stretto, dall’arredamento essenziale, stranamente deforme, alla stregua dell’immaginario dei bimbi in fase febbricitante. Attraversano le sezioni della loro tenera e terribile, goffa e grottesca vita/giornata condivisa. Sembrano essere chiusi in una scatoletta di metallo, asettica e sorda alle bellezze di cui sono potenziali portatori, ma un “balzo” – nonostante le gambe molli – aprirà la custodia del loro carillon. Fuoriescono vivendo il sogno della vera vita da cui non è più necessario sfuggire, ma solo vivere, con la grazia e l’incanto di chi ha imparato ad amare la fame, la malattia, i limiti dello stare.

Immagine-cripta sacra, surreale e festosa, quella del loro matrimonio, dove come in una giostra di suoni, colori e coriandoli, finiranno per scambiarsi meravigliosi propositi di poesia.

La serata si conclude in Piazza Michele Bertolami con il DJ SET di Alfredo Reni, messinese d’adozione, da un discreto numero di anni protagonista della radiofonia e dei club. Tra le radio ricordiamo Radio Luna, Antenna dello Stretto, Studio 55, Radiostreet. In discoteca è stato a lungo alla consolle del Tout Va di Taormina. Ancora in attività, è dj al Castello di Vulcano.

La giornata di lunedì 19 agosto si apre alle ore 11.00, con il primo appuntamento del Corso accelerato di gallo-italico novarese, il dialetto, vera e propria lingua identitaria, che si parla a Novara e nelle frazioni. Ritrovo in Piazza Salvatore Furnari per “Reading galloitalico”, uno scambio tra lettura di poesie famose tradotte in novarese e ricette tipiche della tradizione locale: perché le poesie sono le ricette dell’anima.

Dalle ore 18.30 alle 20.00 secondo appuntamento con l’ascolto di “Favole senza età”, il progetto del Teatro dei Venti con l’ascolto in cuffia delle Favole di Rodari raccontate dagli anziani.

La serata di spettacoli inizia alle 22.00 in Piazza Duomo ed è dedicata al teatro di strada, con un doppio appuntamento in collaborazione con Valdemone Festival di Pollina (PA). Si parte con lo spettacolo “In valigia” di e con Mario Barnaba, attore, clown e giocoliere, che si trasforma in Monsieur Barnaba, il giocoliere più bravo del mondo. Abile a destreggiarsi con i più insoliti attrezzi, lo vedremo esibirsi con polli di gomma, spazzoloni per l’igiene dei sanitari, sturalavabos e altre curiose cianfrusaglie, senza tralasciare le classiche, palline, palloni, clavette, e la giocoleria con il fuoco.

In valigia” porta il pubblico in un susseguirsi di situazioni comiche, gag clownesche e tricks di giocoleria, per un viaggio di puro divertimento.

Al termine sarà la volta di Samaki e del suo “Ragazza confusa”. Una giocoliera? Una tap dancer? Un’ attrice? Samaki sa fare tutto…o forse non sa fare niente.

Le prova tutte e non sa mai da che parte iniziare, alla fine mischia tutti i mondi di cui si sente parte ed il risultato è un confuso, ma sorprendente agglomerato di energia. Il pubblico diventa protagonista di un viaggio delirante in cui il caos trova un suo ordine tra uno shuffle, un cappello e una risata! Genere: Comico – Giocoleria, tap dance e stand up comedy.

Il programma di martedì 20 agosto inizia con il secondo appuntamento del Corso accelerato di gallo-italico Novarese, ore 11.00 ritrovo in Piazzetta Salvatore Furnari. Una finestra dedicata al dialogo tra vecchi e nuovi residenti, dal titolo “What’s Galloitalico”, interviste, lessico, modi di dire, racconti in lingua locale, per far parlare in novarese anche chi è arrivato da poco, chi per lavoro, chi in villeggiatura.

Alle ore 16.30 con partenza da Piazza Michele Bertolami “Maiorchino’s Way”, racconto del popolare gioco del lancio del formaggio tipico di Novara di Sicilia, seguendo il percorso tradizionale, con curiosità sulla produzione e sulla gara, che si tiene nel periodo di Carnevale. Una ruzzola, ma in un percorso tra le vie del paese. Al termine, classica “sfida ai rigori” dal Teatro Riccardo Casalaina fino alla “sarva”, il traguardo. Evento in collaborazione con il Circolo Sportivo Olimpia “Il Maiorchino”.

Dalle 18.30 alle 20.00 in Via Duomo si ascoltano le “Favole senza età” del Teatro dei Venti in cuffia, le Favole di Gianni Rodari con le voci di anziani delle Case di Riposo di Modena e Pergine Valsugana (TN).

Lo spettacolo serale del 20 agosto è “(comu veni) Ferrazzano” di e con Giuseppe Provinzano, una produzione Babel Crew, secondo capitolo della Trilogia “P3 coordinate popolari” dall’opera di Giuseppe Pitrè, scrittore, medico, letterato ed etnologo italiano, noto soprattutto per il suo pionieristico lavoro nell’ambito del folclore siciliano, la museografia e la cultura materiale.

Nell’opera del Pitrè, Ferrazzano è presente molte volte e in tanti frammenti, piccole storie, aneddoti, citazioni, cunti in cui è protagonista e altri che lo vedono apparire in diversi ruoli, storie che ne delineano il carattere ma che non permettono di restituire un’identità riconoscibile in unico racconto. Per raccontare di questo inafferabile personaggio, alter ego scaltro di Giufà, ci siamo voluti ispirare a un gioco da taverna che lo stesso Pitré annovera tra le sue opere, un gioco per abili cuntisti e grandi bevitori. Il pubblico sceglie da una bisaccia le storie sfidando Ferrazzano in questo gioco ispirato a quello delle vecchie osterie “tocca e cunta”, scegliendo da un’altra bisaccia delle parole di senso compiuto che il cuntista deve essere in grado di inserire nel suo cuntari, e altre regole che tengono viva l’attenzione degli spettatori e altrettanto l’umore, con un bicchiere di vino (locale) quale premio o come pegno. Da bere o da offrire.

Un gioco che permetterà a Ferrazzano (interpretato a soggetto da Giuseppe Provinzano) di condurci tra le storie nelle storie, passando da una a un’altra, facendole scegliere al pubblico da una bisaccia e sfidandolo come solo lui sa fare, con quella punta di ironia e di furbizia che lo contraddistingue, attraversando una o più storie delle tante che sarà in grado di raccontare.

Uno spettacolo mai uguale a se stesso, cunti che si susseguono a cunti e che ogni sera saranno diversi, un dispositivo che avvicina la tradizione dei cuntisti al rischio scenico di una performance sempre aperta. Luci e ambiente scenico Petra Trombini. Aiuto regia Diana Turdo. Una produzione Babel con Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino, Festival di Morgana, Spazio Franco.

Mercoledì 21 agosto, l’ultima giornata di Festival si apre “La Vendemmia”, escursione al Palmento Rupestre di Contrada Chiappazza, ritrovo alle ore 10.00 davanti al Teatro Comunale Riccardo Casalaina. Evento in collaborazione con Feudo Solarìa – Cantina Grasso. Dimostrazione della pigiatura all’interno dell’antico palmento rupestre, ai piedi del quartiere Sant’Antonio, cunti sul vino a cura dell’attore Giuseppe Provinzano. Memorie familiari e contadine si fondono nei gesti antichi della pigiatura, nell’osservazione dei luoghi, non una semplice rievocazione, ma un rito di prosperità.

Alle ore 17.00 secondo appuntamento con il Laboratorio di fotografia a cura di Boris Taskov, in cui si svilupperanno le foto realizzate dai partecipanti, così ciascuno potrà portarsi a casa la propria cartolina da Novara.

Dallo sguardo all’ascolto, dalle ore 18.30 alle 20.00 ultima finestra delle “Favole senza età”, l’installazione in cuffia a cura del Teatro dei Venti con le voci di un gruppo di ospiti delle Case di Riposo di Modena e Pergine Valsugana (TN).

L’ultimo spettacolo del festival, alle ore 22.00 in Piazza Duomo, sarà “Oh tell oh!” parodia musicale dell’Otello di Shakespeare, della compagnia Sartoria Caronte, la famiglia teatrale di Lari (Pisa).

Tutti conosciamo la tragica storia del Moro di Venezia, di Otello e di Desdemona, il dramma delle due pulsioni fondamentali, Eros e Thanatos, la tragedia della gelosia, scritta nel 1603 dal maestro William Shakespeare. Compagnia di Giro SC presenta la sua versione della storia, attraverso la visione di una band (o banda) di estrosi attori, anche musici e cantanti, mettendo al centro della vicenda, come un frontman, Iago, il servo meschino, cinico e misogino di Otello. È lui a portare note scure nella storia, l’odio, la paura e l’invidia diventano il suo strumento. Il male che può rendere infelici è immenso. L’unico modo per accettarlo è riuscire a riderne. “Noi non abbiamo paura!”

LA FILOSOFIA DEL NOV’ARIA FESTIVAL

Il Nov’Aria vuole creare un terreno di riflessione creativa, di studio e di produzione artistica, che metta al centro il patrimonio culturale, la comunità novarese e l’incontro tra vecchi e nuovi residenti, senza dimenticare l’apporto fondamentale degli emigranti. Il progetto sta aprendo collaborazioni con partner e Università per lo studio del territorio e lo sviluppo di una metodologia di produzione e divulgazione culturale. Nel 2021 gli esiti della ricerca intrapresa in seno al Festival sono stati presentati in una lezione online del corso di Cultura Digitale dell’Université catholique de l’Ouest – UCO (Francia). Nel corso delle precedenti edizioni il festival ha acceso i riflettori su diversi luoghi di interesse archeologico, tra questi la Rocca Salvatesta, Castello d’Orlando, accompagnandone la narrazione e invitando la cittadinanza a riappropriarsi della propria cultura e delle origini.