Si è concluso il calendario delle iniziative ‘Non ti scordar di me’ che Comune di Erice e Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie, hanno organizzato in occasione del 39° anniversario della strage di Pizzolungo, nella quale, il 2 aprile del 1985, furono uccisi Barbara Rizzo e i suoi figli, i gemellini Salvatore e Giuseppe Asta.
Nell’aula magna del Polo Universitario di Trapani, dinanzi a studenti, giornalisti e cittadini, si è tenuto un convegno dal titolo ‘Verità, giustizia e informazione’ con relatore Vittorio di Trapani, presidente della Fnsi. Sono intervenuti all’incontro, che è stato moderato dal giornalista Rino Giacalone, portavoce di Articolo21 in Sicilia, anche Margherita Asta (figlia di Barbara, sorella di Salvatore e Giuseppe), la sindaca di Erice Daniela Toscano e il segretario provinciale dell’Assostampa, Vito Orlando.
Tanti i temi affrontati da Di Trapani, che ha percorso con attenzione il filo conduttore del titolo della conferenza. «La mafia si sconfigge certamente con la repressione – ha detto il presidente della Fnsi – ma anche e soprattutto con la cultura e con la conoscenza, due aspetti di cui i mafiosi hanno paura, proprio per questo bisogna parlarne. Abbiamo una grande responsabilità nei confronti delle nuove generazioni a cui dobbiamo trasferire i concetti di verità e giustizia, oltre che l’importanza di ogni singolo articolo della Costituzione e della pace, ed alle quali dobbiamo insegnare a dire di no». Di Trapani ha anche fatto riferimento all’uccisione di tanti giornalisti fra cui Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, Andy Rocchelli e Mario Paciolla.
Al termine del convegno, si è tenuta la premiazione dei vincitori dell’ottava edizione del concorso giornalistico ‘Santo della Volpe’, riservato agli studenti delle scuole superiori. Il concorso – dedicato al compianto giornalista, ex inviato del Tg3, socio fondatore dell’associazione Articolo 21, vice presidente di Libera Informazione e presidente della Fnsi – è stato promosso da Comune di Erice, Associazione Libera, nomi e numeri contro le mafie, Federazione nazionale della Stampa italiana, Ordine dei giornalisti di Sicilia, Usigrai, Articolo21, Liberainformazione.
«Questi elaborati – ha detto Di Trapani – danno tanto coraggio perché dalla loro lettura trasuda cognizione dei fatti e del fenomeno mafioso, impegno civico, voglia di riscatto e di rifiuto di ogni genere di sopruso. I nostri ragazzi hanno dimostrato di aver dentro quel germe della speranza di cui abbiamo bisogno, e di possedere già i valori fondamentali a cui dobbiamo tutti ispirarci».
I quattro elaborati, due dei quali sono stati corredati da un video, sono stati esaminati da una commissione che ha proclamato vincitrice la studentessa Letizia Monaco della classe III A dell’I.I.S. Rosina Salvo di Trapani (insegnante referente professoressa Maria Sanclemente), con un articolo dal titolo ‘Liberi di scegliere la verità’.
Il secondo miglior elaborato è stato quello di Carlo Lo Fria della classe 5PE dell’I.I.S. ‘Ignazio e Vincenzo Florio di Erice (insegnante referente professoressa Maria Tallarita), dal titolo ‘La verità è coraggio, la verità dà coraggio’.
Terzo è risultato invece quello di Mario Piazza (già vincitore della precedente edizione), studente della classe VB del Liceo Classico – I.I.S. ‘Fardella-Ximenes’ di Trapani (referente professoressa Antonella Andolina), dal titolo ‘Conoscere la verità ci rende liberi’. Al quarto posto, lo studente Francesco Di Gesù della classe 5E dell’I.I.S.S. Sciascia e Bufalino di Erice (insegnante referente professoressa Francesca Santangelo), dal titolo ‘La verità illumina, la verità dà coraggio’.
Ciascuno dei quattro studenti ha ricevuto una targa che è stata consegnata dai relatori del convegno. Ai primi tre classificati è andato un premio in denaro. (Da: Comune di Erice)