Gioiosa Marea (Messina) – Dalla mortadella al tartufo di Brolo alle panelle e busiate trapanesi (per l’esattezza di Buseto Palizzolo) dal pistacchio di Bronte alle polpette e salsiccia di suino nero di Galati Mamertino, dai cannoli di Santa Cristina Gela dalle lenticchie di Villalba (caratteristiche delle campagne di Caltanissetta e riconosciute come Pat – prodotto agroalimentare tradizionale dal Ministero).
Ma come non nominare la provola dei Nebrodi e le porchette di varie aree geografiche, compresa quella nebroidea. La frizzante “Gioiosa Gustosa”, all’interno del centro storico di Gioiosa Marea in provincia di Messina, sta proponendo tutto questo e tanto altro da venerdì 29 luglio fino a questa sera, con una chiusura quest’oggi di degustazioni fenomenali del mondo agroalimentare e con la presenza di produttori di tutto il territorio siciliano ogni sera dalle ore 19 alle 24.
La rassegna nata dall’input e allestita dall’Associazione “Gioiosa Gustosa”, con a capo Alessandro Gennaro e fondata da Teodoro Lamonica che è anche delegato al Turismo della Giunta comunale, ha a cuore la valorizzazione e la tutela delle materie prime nostrane e delle pietanze tipiche quali il Murgo (primo piatto – praticamente piatto unico al nero di seppia, tutto da svelare all’assaggio), segni distintivi di un luogo, risorse e strumenti per calamitare i turisti e per fare girare l’economia, oltre che accrescere il tessuto sociale. L’iniziativa che è volano turistico di grosso richiamo da ben Nove Edizioni, si avvale del Patrocinio del Comune di Gioiosa Marea e del Governo Siciliano con gli assessorati di riferimento. Importante il supporto di Cna Sicilia (con i suoi produttori iscritti), Slow Food Valdemone e Pro Loco Gioiosa Marea. Il cammino nel gusto di questa cittadina si è espresso in tutta la sua genuinità con un’apertura della tre giorni “col botto”, coinvolgendo tantissimi vacanzieri (un immenso piacere vederli dopo numerosi chiusure anti Covid – 19) e anche le attività esterne alla manifestazione: un pienone confermato nelle prime due date in programma (29 e 30 luglio) e si prevede una replica degli stessi numeri dell’utenza – consumatrice sì delle eccellenze ma soprattutto della convivialità. Una grande festa a Gioiosa Marea con musica e balli sul palco in piazza Cavour (la sera inaugurale con il gruppo di folclore ”Il Meliuso”, di cui lo zoccolo duro gestisce anche una famosa pescheria della zona mentre ieri sera il concerto del duo DuChiarAnto ed artisti di strada) ma anche nelle stradine in cui gli standisti erano collocati. Tra il calice di vino delle aziende vitivinicole e quello dei birrifici (di questi ultimi ben tre della provincia di Messina: Sinagra, Rocca di Caprileone, Brolo) quattro salti in musica sono assicurati. Più di cinquanta realtà produttive della Sicilia hanno animato e soddisfatto gli appetiti di chi si è precipitato ad assaporare dallo “Street Food”, ai prodotti agroalimentari a specialità fatte per l’occasione come la piadina all’aragosta associata al prosecco Cucunci di un ristorante di Gioiosa Marea fino agli illustri Presidi Slow Food. Tra questi: Cuddrireddra che è un dolce tipico di Delia (CL), dalla forma rotonda a coroncina, miele di ape nera sicula di Galati Mamertino, liquori artigianali di Casa della Natura, maiorchino di Novara di Sicilia (altro borgo della rete “I borghi più belli d’Italia”), Malvasia delle Lipari, Albicocca di Scillato. Non sono mancati ieri momenti di Cooking Show con la realizzazione degli Sfincioni con un maestro panificatore di Bagheria e tra venerdì 29 e ieri laboratori del gusto (i maestri delle busiate del trapanese e quelli delle sarde dalla pesca alla conservazione con Federconsumatori) e antichi mestieri per esempio l’artigiano dei panari.
“Gioiosa Gustosa” ha dato spazio all’arte a tuttotondo con mostre di quadri e scatti d’autore commentate dall’esperto di beni culturali Domenico Targia – funzionario regionale ed architetto. Molto apprezzato e seguito ieri sera a Piazza Mercato il Convegno “Grani Antichi Siciliani” organizzato dalla Cna Agroalimentare Sicilia per approfondire i temi e le potenzialità di sviluppo sulla Filiera Pastaria e Panaria Siciliana. Spunti di riflessione sono stati forniti dai responsabili della Cna ed altri rappresentanti di settore. Il Sindaco di Gioiosa Marea Giusy La Galia si è dichiarata entusiasta su come sia cresciuta nel tempo la manifestazione e abbia acceso lo spirito giusto per fare azienda. I moderatori Teodoro Lamonica e il Segretario regionale Cna Agroalimentare Sicilia Tindaro Germanelli hanno offerto un racconto esperienziale sulle dinamiche della produzione dei grani antichi in Sicilia, che non va assolutamente persa ma incrementata, partendo dalla presenza dei mulini (o meglio ciò che ne rimane) e dal pregio turistico e culturale di conoscere e visitare aziende che producono pasta e pane. Marco Genduso di Crea Palermo ha spiegato il progetto dell’Ente di ricerca in cui lavora, il produttore Francesco Vescera con la sua narrazione di vita, il Presidente dell’Appafre (Associazione Produttori Pasta Fresca) Fabio Fontaneto, nonché imprenditore in provincia di Novara ha impresso uno spaccato delle difficoltà di un pastaio dei nostri giorni, con una sentita testimonianza da parte di chi mastica questa professione da 45 anni e il Responsabile Nazionale Cna Agroalimentare Gabriele Rotini ha messo in luce la rilevanza delle aziende Made in Sicily. A concludere il Presidente regionale Fas (Federazione Agricola Siciliana) Francesco Calanna che si è lanciato (in qualità di Presidente Gal Nebrodi) in una promessa di un impegno finanziario per tre progetti che riguardano le meraviglie del comprensorio nebroideo: l’olio, la nocciola e le Strade del Grano.