Giovanni Chinnici presenta “Trecento giorni di sole” (Mondadori) – Martedì 18 aprile – ore 17:30

GIOVANNI CHINNICIpresenta
Trecento giorni di sole
Mondadori

Modera

Felice Cavallaro

 

Intervengono

Stefania Auci

Antonio Balsamo

Caterina Chinnici

Martedì 18 aprile – ore 17:30
Palazzo Branciforte (Sala dei 99)
Via Bara all’Olivella – Palermo (PA)

Martedì 18 aprile Giovanni Chinnici presenterà a Palermo il suo libro Trecento giorni di sole. L’evento si svolgerà presso Palazzo Branciforte (Sala dei 99) in Via Bara all’Olivella), alle ore 17:30. Modera il giornalista del Corriere della Sera Felice Cavallaro. Intervengono la scrittrice Stefania Auci, il magistrato Antonio Balsamo e l’europarlamentare e magistrato Caterina Chinnici.

Il 29 luglio 1983 un terrificante boato irrompe in casa Chinnici. Giovanni ha diciannove anni e una vita intera davanti; ma in quella giornata di sole, una delle trecento di cui gode ogni anno la Sicilia, ancora non sa che dovrà viverla senza quel padre amato, forte e rispettato che risponde al nome di Rocco Chinnici. Ucciso sotto casa con la prima auto-bomba della mafia, il giudice Chinnici, il «maestro» di Falcone e Borsellino, fu colui che alla fine degli anni Settanta capì l’importanza di lavorare affinché le istituzioni riconoscessero l’esistenza del fenomeno mafioso e lo affrontassero con gli strumenti adeguati; colui che istituì quello che, qualche mese dopo il suo omicidio, divenne noto come il Pool antimafia di Palermo.
Giovanni Chinnici riannoda il filo della propria esistenza e di una parte fondamentale del nostro Paese, mettendo in luce le gioie e i timori di un giudice consapevole del proprio tragico destino, ma deciso a spendersi fino all’ultimo. Lo fa rievocando momenti di vita personale – dalle estati spensierate a San Ciro alle ore trascorse in tribunale osservando il suo papà lavorare – e attraverso i momenti più delicati e significativi della carriera del padre, dalle indagini sul rapporto tra mafia e poteri economico-politici agli omicidi di Piersanti Mattarella e Carlo Alberto Dalla Chiesa.
Sullo sfondo, una Palermo dapprima felice, poi tormentata dalla Seconda guerra di mafia e addolorata per le morti dei ragazzi a causa dell’eroina, attraversata da una profonda trasformazione urbanistica e sociale, ma sempre sovrastata da un cielo azzurrissimo e illuminata da una luce accecante.
Trecento giorni di sole è il racconto di un figlio che non ha avuto il tempo di parlare da uomo a uomo con suo padre, è il racconto di un magistrato che ha lottato per squarciare il velo su un fenomeno, quello mafioso, di cui pochi – allora – erano disposti a riconoscere l’esistenza; è il racconto di un uomo che, a costo della vita, ha lottato per rendere l’Italia un Paese migliore.

 

Giovanni Chinnici (1964) è sposato con Lavinia e ha un figlio, Rocco. Avvocato, dopo avere diretto l’ufficio legale di una banca nazionale, nel 2012 ha fondato il proprio studio legale. Si occupa prevalentemente di diritto bancario, commerciale e della crisi dell’impresa. È specializzato nella tutela dei terzi nelle misure di prevenzione, è amministratore di aziende confiscate alla mafia e coadiutore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.