In uscita oggi 16 dicembre 2021, in tutte le librerie nazionali e sugli store online, “I carnefici di Sicilia. Chi erano e come vivevano i boia nell’Ottocento” (Navarra Editore, 160 pp, €15,00) del narratore e saggista trapanese Salvatore Mugno. Il mondo visto con gli occhi dei carnefici siciliani dell’Ottocento: questo è lo straordinario spaccato storico, sociale, culturale che Mugno offre ai lettori; una prospettiva totalmente inedita, sia nella storiografia che nell’aneddotica sulla Sicilia, intorno a un côté del sistema giudiziario sotto il Regno delle Due Sicilie.
Un’analisi precisa e attenta che ricostruisce la vita di coloro che per lavoro eseguivano le condanne a morte e che completa la precedente indagine “Decollati. Storie di ghigliottinati in Sicilia” e “Sentenze di ghigliottinati in Sicilia” (Navarra Editore, 2019), dittico storico-narrativo in cui protagonisti erano donne e uomini colpevoli di reati ritenuti meritevoli di decapitazione.
Grazie a documenti ufficiali e a una bibliografia tematica Mugno rileva i più variegati aspetti della professione del boia: come venivano selezionati; quali normative ne regolavano l’attività; dove operavano, con quali strumenti, e perfino con quale abbigliamento. L’Autore propone altresì una narrazione di natura privata, che indaga il contesto familiare dei carnefici siciliani, i disagi e le disavventure cui andavano incontro, la considerazione di cui godevano, il senso di pietà e di orrore che conviveva con l’orgoglio e la ripugnanza. Temi carichi di simbologie che invitano a riflettere sul sistema giudiziario, anche odierno, e contribuiscono a mantenere alta la tensione nella lettura di un racconto che garantisce un costante brivido lungo la schiena.
Salvatore Mugno (Trapani,1962) è saggista e narratore. Ha collaborato con periodici e quotidiani e pubblicato diversi romanzi, tra i quali: Opere terminali (Jaca Book, 2001), Il pollice in bocca (Circolo Il Grandevetro, 2005), Il biografo di Nick La Rocca (Arcana, 2017), Il prof terrone (Margana, 2017), la raccolta di racconti Parole in croce (Margana, 2018). Ha condotto studi su Mauro Rostagno, Giuseppe Marco Calvino, Mameli Barbara, Tito Marrone, Matteo Messina Denaro, Giangiacomo Ciaccio Montalto, Giovanni Falcone, Giuseppe Lo Presti, la maschera di Peppe Nappa. Si è occupato di importanti scrittori tunisini, curandone e traducendone alcune opere: Mario Scalesi, Moncef Ghachem e Abū’l Qāsim ash-Shābbi. Ha partecipato a documentari di Alberto Castiglione su Mauro Rostagno e a una docufiction di Michele Cinque che racconta la vita del cornettista americano di origini siciliane Nick La Rocca. Per Navarra Editore ha pubblicato, nel 2019, il dittico: Decollati. Storie di ghigliottinati in Sicilia e Sentenze di ghigliottinati in Sicilia.