Si conclude la 66ma edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, con il tutto esaurito e 2.500 spettatori per il tradizionale Concerto finale in Piazza Duomo affidato alla Orchestra Nazionale di Santa Cecilia e Antonio Pappano.
Il successo di pubblico dell’appuntamento conclusivo è il traguardo di un’edizione caratterizzata da un’ampia partecipazione che trova conferma nei numeri.
La 66ma edizione del Festival dei Due Mondi cala il sipario con oltre 26.000 biglietti emessi e circa 675.000 euro di incasso. Dei 58 titoli in cartellone per 203 rappresentazioni più di due terzi hanno segnato il tutto esaurito e un grande successo hanno ottenuto anche gli spettacoli infrasettimanali: Max Cooper di mercoledì, e Alessandro Baricco, andato in scena di giovedì con Piazza Duomo gremita da 2.500 spettatori, o il concerto di Cameron Carpenter alla Basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi. Sold out anche le 110 sessioni di Le Bal de Paris che ha replicato il successo dell’anno scorso.
Dal Teatro Nuovo al Caio Melisso, da San Simone a Sant’Agata il Festival ha aperto le porte di 23 sedi ospitando spettacoli di Danza, Musica, Teatro, Opera e Arte con una percentuale media di occupazione di oltre 90% dei posti disponibili e una media di oltre 5 spettacoli al giorno per 17 giorni di programmazione.
Sono 140.500 i pedoni che hanno utilizzato il servizio di mobilità alternativa dal 23 giugno al 9 luglio, segno di una vivace partecipazione alla vita della città che non ha solo animato i teatri durante il Festival ma anche le vie, le piazze, le attività commerciali e le strutture ricettive di Spoleto con 75.000 presenze.
La 66ma edizione ha ospitato oltre 700 artisti di 32 compagnie (15 straniere e 17 italiane) e impiegato uno staff di 245 persone, tra personale assunto e collaboratori, tecnici e personale di sala oltre a 140 tecnici al seguito delle produzioni degli spettacoli.
Il calendario dei progetti collaterali ha presentato 15 fra tavole rotonde, convegni e talk di approfondimento a carattere scientifico e divulgativo, promossi dal Festival o dai Partner, a cui hanno preso parte oltre 80 relatori e ospiti, e 14 fra mostre, istallazioni e open studios con gli artisti (tra questi quelli di Lonnie Holley, Silvia Costa, Mary Manning).
Grande successo ha riscosso Il laboratorio del sogno. Simbologia e arte del costume teatrale ideato dalla storica del costume Fabiana Giacomotti e ispirato all’opera Pélleas et Mélisande. Il Foyer del Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti ha ospitato un’esposizione comparativa dei costumi di alcuni importanti allestimenti della celebre opera di Claude Debussy, e sono stati allestiti i 16 laboratori di sartoria teatrale aperti al pubblico al Chiostro di San Nicolò che hanno registrato sempre il tutto esaurito.
99 appuntamenti gratuiti hanno fatto da corollario alla programmazione. Particolarmente apprezzati anche gli incontri del mattino con gli artisti ospitati quest’anno nell’esclusivo Giardino del Festival diventato luogo di incontro di pubblico e artisti a colazione o per un drink serale.
I dati di copertura stampa sono ancora una volta significativi con oltre 100 giornalisti accreditati, oltre a 35 operatori video e 20 operatori di emittenti radio nazionali. L’interesse per il Festival trova riscontro nella copiosa rassegna che registra 50 passaggi su reti televisive nazionali, 23 passaggi radiofonici, 37 interviste agli artisti su quotidiani e periodici nazionali e internazionali per un totale di oltre 800 articoli e recensioni sulla carta stampata e 2.515 sul web. Rai Radio 1 ha trasmesso in diretta da Spoleto il suo programma Zapping per due giorni consecutivi, Rai News ha coperto tutti i weekend del Festival con i servizi per i TG nazionali, la redazione di Rai 5 è stata presente a Spoleto per l’intero festival realizzando un lungo documentario che andrà in onda il 3 agosto 2023 insieme con la ripresa video dello spettacolo Into the Hairy di Sharon Eyal e Gai Behar.