Catania: Il cavallo di battaglia che fu di Gilberto Idonea torna in scena a Una Stagione a 4 Stelle

Alessandro Idonea torna in scena a Catania con quello che è stato il grande cavallo di battaglia di suo padre Gilberto, che nei panni del tenero e in genuo Cola ha calcato i palcoscenici di tutto il mondo, suscitando grandissima ilarità e profonda commozione.

Sabato 8 e (ore 17.30 e ore 21) e domenica 9 febbraio (ore 17.30)  al Teatro Metropolitan per Una Stagione a 4 Stelle – Gilberto Idonea, torna in scena “‘U sapiti com’è”,  dramma in tre atti scritto da Francesca Sabato Agnetta. Anche questa volta  nel ruolo che fu di Gilberto ci sarà Alessandro Idonea che per interpretare questo difficile personaggio ha più volte dichiarato: «tengo sempre conto della grande lezione di umanità di mio padre. Questo spettacolo è sempre un omaggio a lui: al padre ma anche all’uomo e al grandissimo artista che il pubblico continua ad amare».

La vicenda dello spettacolo ruota intorno all’amore Donna Gati, anziana madre, saggia e paralitica che si appresta a vivere gli ultimi giorni della sua vita, e suo figlio Cola, ragazzo bonaccione affetto da un ritardo mentale, considerato da tutti come “’u babbu”. Tra attimi di vita quotidiana, amori, tradimenti e richiami storici propriamente siculi, la vicenda tragicomica andrà avanti fino a sorprendere lo spettatore sul finale.
‘U sapiti com’è è lo spettacolo che più di ogni altro ha identificato Gilberto Idonea, e anche per questo motivo Alessandro Idonea lo riproporrà al pubblico riprendendo la regia del padre.

«Franca Musco, la figlia del celebre comico catanese, che interagiva con me durante la rappresentazione al Teatro Bellini nel 2000, di One Man Show, storia del teatro siciliano di cui suo padre Angelo era stato pietra miliare – scriveva Gilberto Idoneanelle note di regia –  avendo saputo che avrei presentato a Catania ‘U sapiti com’è, mi confidò che per tutto il periodo dello spettacolo si sarebbe trasferita da Messina a Catania per assistere a tutte le recite di quella commedia che lei reputava essere la preferita dal padre. Purtroppo Franca non ha potuto esaudire quel desiderio perché, alcuni mesi dopo questa promessa, è scomparsa. Oggi metto in scena questo lavoro in sua memoria e omaggio. Perché Musco, attore comico per eccellenza, amava particolarmente questo testo che è più un dramma che una commedia, e se fa ridere lo fa a denti stretti? Perché Musco, umile ragazzo che viveva in un quartiere povero di Catania, aveva quale amico un disabile di cui ne apprezzava l’umanità e che non riteneva giusto che la sua famiglia lo tenesse nascosto quasi come un senso di colpa di cui vergognarsi e pertanto suggerì, e in parte dettò, questa pice alla Agnetta portandola con grande successo in tutto il mondo.

Come detto, il tema affrontato è quello della “diversità” che si veicola, in maniera non sempre positiva, nella nostra società globale. Lo spettacolo coniuga comico e tragico in un perfetto equilibrio che mai travalica nel patetico. ‘U sapiti com’è rimane, ancora oggi, concezione di un teatro inteso non solo come divertimento puro, ma come prezioso luogo e momento per affrontare problematiche sociali. Cola è un ritardato mentale, con animo di fanciullo che è preso in giro per via del suo handicap. Cola però è l’espressione dei buoni sentimenti quelli veri ed eterni, di spontaneità, di semplicità quale sinonimo di verità, di amore, di sofferenza: il suo amore ha valore universale perché è quello per la madre o per la dolce Sisidda, che è l’unica a capirlo e a non dileggiarlo, o per il fratello che, senza volerlo, lo uccide.

Le caratteristiche del personaggio sono – come abbiamo visto – un connubio fra comico e tragico perché ogni azione umana ha sfaccettature tragiche ma dai risvolti comici che costituiscono la tristezza che sta nel fondo della risata dello spettatore. Perché la bonarietà del personaggio è la bonarietà di una comicità che s’innesta su un fondo amaro, dolente, tragico fino alla morte del protagonista che avviene col sorriso bonario di un uomo che, nella visionarietà dell’affetto per la madre e di una metafisica che gli rende possibile non solo il dialogo con Dio, ma anche il paradiso come posto della serenità dove si compongono i conflitti in una concezione così completa, che solo può essere appannaggio di un “povero di spirito” ma che ha l’animo puro, innocente».

Completano il cast Bruno Torrisi, Manuela Ventura, Giovanna Criscuolo, Giorgia Boscarino, Lucia Portale, Giovanna Mangiù, Angela Sapienza, Giovanni Rizzuti, Enrico Pappalardo, Nino Signorello, Pietro Privitera.

Una Stagione a 4 Stelle – Gilberto Idonea ha stipulato una convenzione con l’Università di Catania e l’Accademia di Belle Arti di Catania, pertanto agli studenti è riservato uno sconto del 50% sul prezzo d’ingresso (previa presentazione del tesserino), mentre ai docenti e agli impiegati è riservato uno sconto del 20%  (valido in tutti i settori).

 

INFORMAZIONI
Biglietti:
poltronissime € 25; poltrone € 20; distinti € 15
Ridotti: over 65, under 18, studenti universitari, Cral
Info e prevendita: botteghino del Teatro Metropolitan Tel 095322323 – 337951927