Dal 10 al 12 dicembre, torna il Festival letterario “Parnaso Siculo Book Fest” a Mineo. Ideato da Mario Luca Testa (esperto in Culture Visuali e Progettista Culturale) e organizzato dall’Associazione “Circolo S. Agrippina” con il patrocinio della Presidenza dell’Assemblea Regionale e del comune di Mineo, l’evento vuole dare un segnale tangibile di ripartenza dopo un lungo periodo di forzato silenzio.
Il “Parnaso siculo” – dall’appellativo dato da Giambattista Vico alla città di Mineo – ha dato i natali al grande Luigi Capuana, uno dei padri del verismo italiano, al poeta dialettale Paolo Maura, al geofisico Corrado Guzzanti, al medico e scrittore Giuseppe Bonaviri e a Don Luigi Ricceri successore di Don Bosco. Da qui, l’idea di omaggiare un territorio ricco di tradizione culturale e intellettuale di rilievo con nuove esperienze ispirate. In programma incontri con scrittori del panorama letterario siciliano e nazionale, itinerari turistici dedicati ai luoghi descritti da Luigi Capuana, mostra fotografica, reading, organizzati dal circolo S. Agrippina che da anni persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante lo svolgimento di attività in diversi settori tra cui le attività culturali e artistiche di interesse sociale e la cura di tutti gli aspetti tradizionali e folkloristici dell’organizzazione della festa di Sant’Agrippina, patrona della città di Mineo. Gli appuntamenti si terranno presso il circolo di cultura Luigi Capuana e la Chiesa San Pietro.
In particolare, parteciperanno a questa edizione del Festival: Nicola Lagioia scrittore e conduttore radiofonico italiano, direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino dal 2017; Manuela De Quarto, scrittrice, blogger, docente di scrittura creativa e sceneggiatura; Salvatore Santoddì docente di arte e immagine alla scuola secondaria, artista pittore da sempre, laureato all’Accademia di Belle Arti di Catania. E ancora, Salvatore Anselmo, Evelina Barone, Marco Raccuglia, Miriam Infantino e Mario Pitari. Il visual di questa terza edizione continua a portare la firma di Demetrio Di Grado con la sua opera “Leggo me stesso”.