Il regista toscano e romano d’adozione Leonardo Araneo, dopo il suo primo romanzo “Back Home”, un thriller horror ad ambientazione distopica che ha ottenuto un notevole riscontro critico, è in uscita dal 31 ottobre con “Nkondi” (Eclissi Edizioni).
Una serata tra amici si trasforma in orrore quando un gruppo di sconosciuti col volto coperto da maschere tribali irrompe nel giardino e li assale trucidandoli a colpi di machete.
L’indagine sulla carneficina è affidata a Roma al Vice Questore Anna Mascagni, che interroga Azrael, un giovane di colore che dice che, se non gli verrà concesso di parlare con il Presidente del Consiglio, i massacri si ripeteranno.
E l’orrore ricomincia. Stavolta nella villa della famiglia Pianello, riunita al gran completo per festeggiare i settant’anni di nonna Elena. Strani suoni nel giardino, e poi un’inquietante statuetta africana ricoperta di chiodi arrugginiti, uno Nkondi.
Ai Pianello non resta altro da fare che lottare per la propria sopravvivenza. Nkondi è l’incubo. La rivoluzione è cominciata.
“Anche questo libro, alla stregua del precedente, nasce dalla volontà di confrontarmi con un tema che trovo estremamente importante e attuale come quello del crescente divario economico e sociale tra i pochi ricchi ed i miliardi di poveri che vivono sul nostro pianeta – ha dichiarato Araneo. Un problema per il quale non sembra intravedersi all’orizzonte nessuna possibile soluzione. Ho voluto quindi scrivere una storia ancor più estrema e provocatoria della precedente che spingesse il lettore a interrogarsi su questo tema senza fornire alcuna risposta preconfezionata perché sono assolutamente convinto che il ruolo degli scrittori sia proprio quello di spingere alla riflessione piuttosto che arringare gli altri con le proprie idee e convinzioni”.
“Abbiamo deciso di pubblicare Nkondi di Leonardo Araneo per la sua capacità di esplorare temi profondi e attuali attraverso una narrazione avvincente. L’opera non solo affascina per la sua prosa nuda e cruda, ma offre anche una riflessione sulla società moderna, sui rapporti interpersonali e sul significato di giustizia e vendetta. Attraverso i personaggi e le loro storie intrecciate, ci mette di fronte a interrogativi morali e culturali che colpiscono e inducono alla riflessione”.
Al centro, quindi, temi come l’alienazione sociale, le relazioni tossiche, il conflitto tra diverse culture e, soprattutto, il baratro apparentemente incolmabile che separa i pochi, fortunati ricchi dai moltissimi poveri. Il richiamo alla figura dell’”Nkondi”, spirito della vendetta nella cultura africana, è un simbolo potente che Araneo usa per mettere a nudo le fragilità e i lati oscuri della società contemporanea. La violenza e il sopruso, la cieca fatalità di un destino che diventa condanna a seconda della parte del mondo in cui nasciamo, così come il desiderio di redenzione, sono fili conduttori che attraversano l’intero racconto e stimolano il lettore a riflettere sulle proprie convinzioni.
Un libro, in sintesi, consigliato a lettori in cerca di una storia che sia allo stesso tempo avvincente e profonda. Gli amanti del thriller psicologico, dei temi culturali e delle storie che esplorano il lato oscuro dell’animo umano troveranno in “Nkondi” una lettura appassionante.