Ancora oggi, a distanza di alcuni mesi dall’uscita, Il silenzio del niente di Ennio Masneri pubblicato dalla casa editrice milanese La Vita Felice (Collana: Contemporanea, Narrativa) fa parlare di sé.
In 120 pagine lo scrittore dà vita a due racconti noir psicologici che indagano con una vena di iperrealismo le conseguenze della violenza fisica e morale sulle donne e sui bambini.
“Per silenzio del niente – ha affermato l’autore – mi riferisco al silenzio della società che, spesso e volentieri, preferisce non occuparsi di chi subisce violenza e cerca giustizia relegando ad altri l’onere di agire o scegliendo di non vedere. Questa sua improduttività porta, oltre alla creazione di nuovi mostri, al nulla, cioè al silenzio e alla sua forza dirompente che travolge anche gli innocenti, costretti alle volte a farsi giustizia da soli. Questi due racconti vogliono essere altrettante grida per rompere e scuotere quel tacere troppo a lungo giustificato e per questo cristallizzato”.
“ Un bambino privato dell’innocenza della propria infanzia potrà mai liberarsi dal giogo dei traumi subiti? È l’interrogativo – commenta l’editore – al quale tentano di dare una risposta i due racconti di questo libro, attraverso le vicende estreme, ma non per questo poco realistiche, di due killer, Red e Carlos. L’una, femme fatale che uccide i propri amanti, narra da un lato un passato di abusi e indifferenza che ne svela i moventi, dall’altro un presente di angoscia e solitudine che ne mostra il tormento senza tregua. E l’altro, prima bambino privato troppo presto della madre da una società meschina e patriarcale, poi killer su commissione, freddo e distaccato all’apparenza, inquieto e perseguitato dai fantasmi nella realtà della propria desolata esistenza. Attraverso due vicende così diverse eppure così simili, Masneri delinea uno scenario dove non esistono semplici vittime o carnefici, entro cui i personaggi non fanno che spostare il baricentro emotivo della narrazione in un crescendo di luci e ombre. Resta, come punto cardine per il lettore, una ferma condanna nei confronti della violenza, raccontata a volte nella sua cruda efferatezza, altre nella sua atroce banalità, altre ancora con quell’indifferenza e quel silenzio che tuttora, troppo spesso, la accompagnano”.
Dati tecnici:
Mese di uscita: Maggio 2021
Casa editrice: La Vita Felice (di Milano)
Collana: Contemporanea, Narrativa, 182
Pagine: 120
Costo: 15,00 €
Sinossi due racconti noir psicologici:
ROSSO NOTTURNO: uomo incontra in motel una donna con cui fa sesso ma scampa alla morte e dettole di essere uno scrittore in cerca di spunti per un romanzo si fa raccontare da lei, che i profiler dell’FBI chiamano Mantide, sul motivo che l’ha spinta a diventare una killer solo di uomini con cui fa sesso (abusi ricevuti dal patrigno che lei ha ucciso) e quando lei se ne va (in un ambiente che qualcuno ha definitivo tarantiniano) lui s’interroga se seguirla oppure no, ma deve seguire il suo socio a fare rapporto presso FBI di cui è in realtà agente in incognito con in testa il ritornello di una canzone dei Doors.
IL SOGNO DELLO SCORPIONE: un uomo fissa il soffitto da un letto e sa che se abbassa gli occhi vedrà i fantasmi di quelli che ha ucciso. Per non cadere nella disperazione della propria solitudine ripercorre la propria infanzia, la morte della madre (ballerina del Bolero di Ravel) per un’esplosione, la vendetta per mezzo di lui da parte del padre ex appartenente all’ETA. Ricorda anche le sue esperienze da killer (tra cui una su incarico della CIA) con una vena di ironia nera. Arriva il momento di commettere l’omicidio che gli è stato commissionato e quando rientra in albergo scopre che è stato usato per un suicidio. Infatti la vittima è un prelato che ha commesso abusi di pedofilia e gli ha chiesto di ucciderlo per espiare le colpe. Carlos s’infuria perfino con il fantasma che si unisce agli altri perché è stato come se la vittima gli avesse affibbiato l’incarico non scritto di denunciare la pedofilia in seno alla chiesa. Finale aperto da paradosso del gatto di Schrödinger.
Biografia:
Sono nato a Crotone l’01/04/1978 e ho vissuto a Trebisacce (CS) un paesino del Golfo di Taranto sullo Jonio. Lì ho conosciuto il mal di vivere (attenuato dalla vicinanza con il mare) fino a che non mi sono trasferito a Perugia per fare l’università dove ho conseguito nel 2005 la laurea in Lettere e Filosofia quasi da autodidatta a causa della mia sordità (non sono sordo-muto e quindi non conosco la Lis). Negli anni seguenti ho fatto il corso di Redattore per casa editrice e il master in Esperto in Cultura d’Impresa; poi mi sono trasferito nel 2008 a Milano per lavorare in una società di servizi di telecomunicazioni americana (Verizon Italia) rimanendo quindi in pianta stabile a Vittuone (MI). Il trasferimento, sperato e voluto senza provare alcuna nostalgia per il paese dove ho vissuto, mi ha dato la possibilità di lavorare su me stesso e liberarmi del vecchio mal di vivere (la cui ombra permane ancora nei miei scritti).
Ho vissuto una lunga parentesi di poco meno di una decina di anni come scrittore indie con lo pseudonimo di Paolo Massimo Neri con la tetralogia thriller-fantasy “La Leggenda del Drago d’Argento” pubblicata su formato kindle e cartaceo su Amazon (ritirata per una revisione aggiornata in corso). Con l’esperienza di un formato complesso e difficile come il fantasy mi sono allenato per affinare, senza mai smettere di farlo, lo stile e perseguire la qualità dello scritto seguendo gli studi classici e le regole del corso di redattore.
Ho scritto e poi pubblicato con l’editore di Milano La Vita Felice la raccolta di racconti “Il silenzio del niente”.
Infine, forse in autunno 2022, verrà pubblicato dall’editore Il Ciliegio di Como il breve romanzo “L’ombra del ciliegio” con illustrazioni in b/n all’interno e la prefazione del poeta Renato Minore.