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L’itinerario disegnato da questo libro conduce il lettore attraverso le molteplici declinazioni dell’ombra. Illusiva ed insostanziale apparenza nella caverna platonica, figura del male risalente a tradizioni mitologiche e spirituali diventate senso comune, erratico doppio dall’aura sinistra e minacciosa nel grande cinema espressionista, presenza che mobilita istanza psichiche profonde.
Ma anche strumento e oggetto di scienza, “dispositivo” filosofico, motivo centrale nella “religione estetica” dell’Estremo Oriente. E se la scienza moderno-contemporanea implica l’impossibilità di intuire, raffigurare, verbalizzare il multiverso della fisica relativistica e quantistica, se è un ragionare rigorosamente attorno all’irrappresentabile dei quark e degli adroni, allora non è forse questa un’ombra che quel multiverso ed il linguaggio che dovrebbe esprimerlo proiettano l’uno sull’altro? Ma l’ombra non è soltanto questo. Essa è anche l’agente propulsore di una straordinaria tessitura metaforica che si dipana in contiguità con alcuni nessi decisivi del pensiero di Husserl e di Bergson che qui vengono attentamente seguiti. |
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Massimo Carboni è docente di Estetica. Tra le numerose opere pubblicate: L’Impossibile Critico. Paradosso della critica d’arte; Il Sublime è Ora. Saggio sulle estetiche contemporanee. Jaca Book ha in catalogo: L’Ornamentale. Tra arte e decorazione (2001, ult. ed. 2021); Cesare Brandi. Teoria e esperienza dell’arte (2004); La mosca di Dreyer. L’opera della contingenza nelle arti (2007, ult. ed. 2018); Il genio è senza opera. Filosofie antiche e arti contemporanee (2017); Malevic. L’ultima icona (2019). Ha curato inoltre la nuova edizione di alcune tra le opere di Cesare Brandi, Gilles Deleuze-Félix Guattari, Theodor W. Adorno e Gillo Dorfles. Fa parte del comitato scientifico dell’Edizione Nazionale Ope-ra Omnia di Cesare Brandi. |
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