Organizzato dall’Associazione Culturale ‘Ciuri’ e dalla rivista culturale on line ‘Loft Cultura’, in collaborazione con la Libreria Mondadori di Marsala, si terrà mercoledì 24 novembre, alle ore 18, alla Chiesa del Purgatorio, in via Cammareri Scurti, la presentazione del libro “Bonjour Casimiro” – Il barone e la villa fatata, di Alberto Samonà.
L’Autore dialogherà con la giornalista Jana Cardinale.
Il romanzo narra la storia di Giulio, un giovane del nostro tempo, appassionato di alchimia, che fa ingresso a Villa Piccolo, sulle colline di Capo d’Orlando, per assistere a un convegno. E viene catapultato in un mondo magico, di sospensione fra fisico e metafisico, dove la cultura e i modelli educativi erano diversi: migliori per un certo verso, sicuramente più pregnanti. E dove imperavano i Piccolo, i baroni di Calanovella, che nel 1932 avevano deciso di trasferirsi in campagna dalla caotica Palermo. E’ una delle famiglie aristocratiche che ha scritto la storia di questa terra. Capace di garantirsi l’ombelico del mondo – nei rapporti, nelle manifestazioni dell’arte – pur vivendo al confine.
Alberto Samonà, Assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, scrittore e giornalista, per un decennio è stato consigliere della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella che ha sede proprio nella storica Villa Piccolo, dove la vicenda è ambientata, e per questo conosce come le proprie tasche la Villa, il giardino, il paesaggio e tutte ‘le struggenti malie’ derivate dalla dimora dei tre fratelli, che sono i cugini di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore del Gattopardo.
“Bonjour Casimiro”, pubblicato da Rubbettino Editore, consegna ai lettori il mondo dei baroni di Calanovella, con in testa Casimiro Piccolo, fotografo e pittore che, a partire da un certo momento, assieme alla madre Teresa Mastrogiovanni Tasca, al fratello poeta Lucio Piccolo e alla sorella Agata Giovanna, legò la sua vita in modo indissolubile alla villa di famiglia sulle colline di Capo d’Orlando.
Il libro ha come sottotitolo “Il barone e la villa fatata” e richiama in più parti il mondo dell’aristocrazia di fine Ottocento e dei primi del Novecento, in un’epoca di grandi cambiamenti culturali e sociali.
L’ingresso è libero, con Green Pass, nel rispetto delle norme anticovid.