E venne il temo del jazz per “Nuovi confini”, la rassegna di classica, teatro e jazz, diretta artisticamente per la parte teatrale da Giovanni Anfuso e per la parte musicale da Nello Toscano, organizzata dal Comune di Catania – Assessorato alla Cultura in collaborazione con l’Associazione Algos-Monk Jazz Club e la Compagnia Produzioni Raffaello e inserita nel più ampio cartellone del “Catania Summer Fest”.
Martedì 11 luglio, alle 21.15, sul prestigioso palco catanese il sempreverde musicista francese Michel Portal (87 primavere) dialogherà col suo clarinetto col giovane pianista Paul Lay. Portal è un mostro sacro del jazz europeo. Nello Toscano: «Portal in Francia, fra i pilastri musicisti jazz del “secolo scorso” ha l’importanza di un musicista del calibro di Enrico Rava da noi. Ma è uno che ha guardato sempre avanti, cercando la sperimentazione».
Nato nel 1935, Michel Portal è compositore e strumentista, suona clarinetto, sassofono e bandoneon occupando un posto di grande rilievo nel jazz europeo. Unico e inclassificabile musicista Michel Portal è una personalità straordinaria, notevole sia nel repertorio classico (Mozart, Brahms, Schumann, Berg) che nella scena creativa contemporanea (Boulez, Stockhausen, Berio, Kagel, Globokar…). È stato uno dei leader del movimento “free jazz” in Francia con il trombettista Bernard Vitet, il pianista François Tusques e il batterista Sunny Murray. È uno dei membri fondatori della “New Phonic Art” basata sull’improvvisazione collettiva, la sperimentazione sonora e la creazione. Allo stesso tempo non ha mai smesso di suonare, fin dall’infanzia musica da ballo popolare (Benny Bennett, Perez Prado), musica tradizionale basca e jazz, suo genere preferito.
Nel 1971 ha avviato una struttura aperta, la “Michel Portal Unit”, in cui musicisti europei e americani possono incontrarsi e confrontarsi sulla libera improvvisazione. Dal 1975 ha composto numerose colonne sonore per il cinema o per la televisione, ricevendo infatti tre Cesars e un Sept d’Or. Una geniale concezione della libertà, un’acuta sensibilità, lo spingono a rompere tutte le formule e i cliché per far ‘volare’ la musica. Per lui il jazz non è un genere tra gli altri: è il suo modo travolgente di vivere la musica.
Acclamato dalla French Jazz Academy nel 2016, il pianista Paul Lay ha ricevuto il premio Django-Reinhardt come miglior musicista jazz francese dell’anno. È stato anche eletto miglior giovane talento jazz francese dell’anno da un sondaggio di critici prodotto da Jazz Magazine. Con l’album “Mikado” del 2014, il quartetto Paul Lay ha vinto il prestigioso premio Charles Cros Academy per il miglior album jazz internazionale dell’anno.
Gli altri appuntamenti di “Nuovi confini”
14 luglio, teatro: “Centomila, uno, nessuno” con Giuseppe Pambieri, regia di Giuseppe Argirò
16 luglio, jazz: Linha de Passe (Maria Pia de Vito voce, Roberto Taufic chitarra, Roberto Rossi batteria).
23 luglio, jazz: Orchestra Jazz del Mediterraneo, diretta da Maurizio Giammarco in “Cieli di Sicilia”.
“Nuovi confini” per “Catania Summer Fest”
Biglietti: € 10,00 più diritti di prevendita.
Info e prenotazioni: e-mail prenotazioni@monkjazzclub.it o telefono/Whatsapp al 3401223606.
Indirizzo: Corte “Mariella Lo Giudice” (Cortile Platamone) del Palazzo della Cultura, via Vittorio Emanuele 121, Catania.