Una doppietta beethoveniana chiude la Stagione dell’Orchestra Sinfonica di Milano: “Imperatore” e “Fantasia corale” (la prova generale della Nona sinfonia!) con Lucas e Arthur Jussen. Sul podio Patrick Fournillier alla testa di Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano…
Imperatore e Fantasia Corale. Le due pagine per pianoforte e orchestra più avveniristiche scritte da Ludwig van Beethoven. E’ questo il programma con cui si conclude il 2023/2024 dell’Orchestra Sinfonica di Milano. I solisti sono i fratelli Lucas e Arthur Jussen, Artisti in Residenza all’Auditorium di Milano. Venerdì 14 (ore 20) e domenica 16 (ore 16), però, li troviamo per la prima volta disgiunti. Un concerto a testa. Un ottimo modo per concludere la Stagione Sinfonica in Largo Mahler, e coronare una Residenza triennale estremamente prolifica, che li ha visti esplorare il repertorio per due pianoforti (e non solo, toccando spesso la produzione per pianoforte a quattro mani).
La prima parte del concerto, che vede protagonista Lucas Jussen, è dedicata al colossale Concerto n. 5 per pianoforte e orchestra in Mi bemolle maggiore op. 73 “Imperatore”, luminosa composizione per solista e orchestra”, l’ultimo, più il monumentale e celebre dei Concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven. Scritto tra il 1809 e il 1810 e dedicato all’arciduca Rodolfo Giovanni d’Asburgo-Lorena, nacque tra i tumulti dei cannoni in una Vienna minacciata dall’invasione delle truppe napoleoniche. Si percepisce l’impronta bellica evocata dalla minacciosa presenza dell’artiglieria francese alle porte della capitale asburgica; tuttavia, come in una sorta “stacco” epocale, nel secondo movimento Beethoven propone un’atmosfera più raccolta, una sorta di ripiego meditativo, in contrasto con la marzialità del primo e del terzo movimento. La prima esecuzione fu a Lipsia il 28 novembre 1811, con Friedrich Schneider al pianoforte.
Sarà nelle mani di Arthur Jussen invece la Fantasia corale op. 80 per pianoforte, coro e orchestra, composta da Ludwig van Beethoven durante l’anno 1808 e che vide la sua prima esecuzione il 22 dicembre dello stesso anno, insieme alla Quinta e alla Sesta sinfonia, al Theater an der Wien di Vienna: al pianoforte sedeva lo stesso Beethoven, mentre l’orchestra era affidata alla direzione di Ignaz von Seyfried. Probabilmente Beethoven pensava di musicare l’ode An die Freude già nel corso degli anni giovanili di Bonn; il progetto avrebbe trovato realizzazione solo molti anni più tardi, con il finale corale della Nona Sinfonia. In questo senso la Fantasia corale op. 80 può essere letta come una sorta di “prova generale” della Nona, non solo perché il tema del coro finale ricorda la “melodia della gioia”, ma anche perché il testo della Fantasia di Christoph Kuffner richiama ideologicamente i temi della fratellanza universale di Schiller. Per l’occasione, alla testa di Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico troviamo Patrick Fournillier, gradito ritorno sul palco dell’Auditiorium di Milano. Un cast vocale di alto livello composto da Bernarda Bobro e Sarah Fox, soprani, Aoxue Zhu, mezzosoprano, Patrik Reiter e Artavazd Sargsyan, tenori, Matthias Winckhler, basso-baritono. Massimo Fiocchi Malaspina, Maestro del Coro.
Una chiusura in grande stile per la Stagione 2023/2024 dell’Orchestra Sinfonica di Milano.
La Stagione 2023/2024 dell’Orchestra Sinfonica di Milano è realizzata con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Lombardia, del Comune di Milano, di Fondazione Cariplo e dei Fondatori Promotori Città Metropolitana di Milano, Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, Banco BPM e Intesa Sanpaolo.