Avvicinarsi poco per volta alla musica sinfonica. Si può fare, ed è ancora più facile farlo con i Concerti Ristretti, un’ora di musica per avvicinarsi al meraviglioso mondo del repertorio classico, insieme a Kolja Blacher e l’Orchestra Sinfonica di Milano.
Per il secondo appuntamento della Stagione, in programma per domenica 14 gennaio alle ore 16 all’Auditorium di Milano, Blacher sale sul palco dell’Auditorium di Milano nella doppia veste di solista e direttore, affrontando il Concerto per violino e orchestra n.5 di Wolfgang Amadeus Mozart, capolavoro assoluto datato 1775, probabilmente il più elaborato e imponente tra i cinque.
A partire dall’interessante Allegro iniziale, uno dei primi esempi in Mozart di un profondo impegno formale nell’ambito di un concerto con strumento solista, con un irrobustimento delle strutture della forma-sonata, fino all’emblematico Rondò conclusivo, grande pagina sinfonica in cui Mozart si concede qualche bizzarria, accogliendo episodi di sapore turco.
Fa da contraltare a questa composizione la Prima Sinfonia di Ludwig van Beethoven, datata 1800, in cui la postura rispetto al genere sinfonico lo vede ancora quasi moralmente costretto a dimostrare di essere perfettamente in grado di rispettare i modelli dell’età del Classicismo, Mozart e Haydn, prima di cimentarsi nel radicale rinnovamento della sinfonia (i primi abbozzi dell’Eroica sono del 1802, appena due anni più tardi).
Kolja Blacher si misura con la prima pagina sinfonica beethoveniana dopo l’entusiasmante esecuzione della Sinfonia n.4 in occasione dello scorso Concerto Ristretto, nell’ambito del quale Blacher ha fatto emergere tutta la sua esperienza e autorità in relazione al repertorio beethoveniano. Si legge così in una recensione dello scorso Ristretto: “Blacher è un grande musicista e la sua concertazione è sempre molto interessante. Le cura soprattutto del fraseggio è sicuramente l’aspetto che è più evidente oltre ad una chiara e precisa distinzione dei piani sonori.”
Del resto, Blacher mette a disposizione la sua caratura di eccellente musicista per una serie di concerti, i Ristretti, pensati proprio per abbattere i preconcetti rispetto alla presunta difficoltà di fruizione della musica classica. Così ha dichiarato in un’intervista per Music Paper: “Penso ci sia assoluto bisogno di abbandonare i pregiudizi. Chi sono i “non addetti ai lavori”? Se non hai studiato musica classica, non significa necessariamente che tu non possa avere una formazione musicale, e non sappia “fiutare”. Un’opinione diffusa ad esempio è che la musica classica sia complessa, snob, costosa: bene, pensiamo al prezzo di un biglietto per un concerto “classico” in confronto a quello di un concerto rock o a una partita di calcio. Il concerto classico costa meno della metà. Quindi penso che dobbiamo solo abbandonare gli stereotipi, aprirci a nuove formule, anche più brevi, così da non spaventare le persone… “oddio tre di concerto senza pause”. E invece no: un’ora, ti concentri, e poi sei libero – perché non provare?».
Parola di Kolja Blacher.
La Stagione 2023/2024 dell’Orchestra Sinfonica di Milano è realizzata con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Lombardia, del Comune di Milano, di Fondazione Cariplo e dei Fondatori Promotori Città Metropolitana di Milano, Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, Banco BPM e Intesa Sanpaolo.
Biglietti
Intero: 25 € in platea. Over 60 e Convenzioni: 20 €. Under 30 e Sostenitori: 15 €.
I biglietti sono in vendita presso la biglietteria dell’Auditorium di Milano, oppure online su Vivaticket.
Orari biglietteria Auditorium di Milano: Martedì-Domenica, 10 – 19.
Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: biglietteria@sinfonicadimilano.org.
Biografia Kolja Blacher, direttore
Ha studiato alla Juilliard School di New York con Dorothy Delay e poi con Sandor Vegh a Salisburgo. Ha suonato e suona in tutto il mondo con le più importanti orchestre fra cui i Berliner Philharmoniker, i Muenchner Philharmoniker, la NDR Sinfonieorchester di Amburgo, l’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia, l’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra sinfonica di Baltimora, collaborando con importanti direttori fra cui Kirill Petrenko, Vladimir Jurowski, Mariss Jansons, Matthias Pintscher, Markus Stenz e molti altri. Il suo repertorio spazia da Bach fino alla musica contemporanea (Berio, Lindberg, Weill, Henze, Zimmermann). Aperto a nuove esperienze, con l’Orchestra da Camera di Monaco di Baviera ha dato la prima mondiale del Concerto di Brett Dean “Electric Preludes” per violino elettrico a sei corde. Sempre più intensa l’attività di direttore/solista, collabora regolarmente con l’Orchestra Sinfonica di Melbourne, Mahler Chamber Orchestra, Orchestra Filarmonica di Hong Kong, Festival Strings Lucerna, Orchestra Sinfonica di Gerusalemme, Dresdner Philharmoniker, Komische Oper Berlino, Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, e molte altre, da San Antonio in Texas a Kuala Lumpur e Parigi. Numerose le incisioni discografiche (premiate anche con il Diapason d’or), fra le altre anche con Claudio Abbado con cui ha avuto una stretta collaborazione sin dai tempi dei Berliner Philahrmoniker e poi con la Lucerne Festival Orchestra. Nel 2013 è stato pubblicato un CD con il Concerto per violino di Schoenberg, con la Guerzenich Orchester di Colonia e Markus Stenz, premiato con il Deutscher Schallplattenpreis nel 2015. Di recente pubblicazione il CD con Serenade di Bernstein e Il Concerto in re maggiore di Haydn. Insegna oggi alla Hochschule fuer Musik Hanns Eisler di Berlino dove vive con la sua famiglia. Suona lo Stradivari Tritton del 1730, messogli a disposizione dalla Signora Kimiko Powers.