Orchestra Sinfonica di Milano: L’ultimo Brahms

BEETHOVEN, HAYDN E MOZART PROGRAMMA Durata: 80 min Ludwig van Beethoven Ouverture da "Egmont" op. 84 Franz Joseph Haydn Sinfonia Concertante in Si bemolle maggiore op. 84 Wolfgang Amadeus Mozart Sinfonia n. 41 in Do maggiore K 551 Jupiter Verso Mozart, Haydn e Beethoven: dopo aver esaltato la sinfonia nella sua forma mahleriana alle radici del XX secolo, Claus Peter Flor conduce laVerdi dove tutto ebbe inizio, in quell’Europa tra due secoli capace di accogliere la rassicurante classicità di Haydn e i canti sinfonici dell’ultimo Mozart assieme agli eroici furori del genio beethoveniano. CONFERENZA PRIMA DEL CONCERTO Auditorium di Milano Fondazione Cariplo - Foyer della balconata Giovedì 19 aprile ore 18.00 - Ingresso libero In collaborazione con Università Cattolica del Sacro Cuore - Note d'inChiostro Haydn Mozart Beethoven. Sorprese dell'ascolto Relatore Enrico Reggiani Tragedia dell'ascolto è il sottotitolo che Luigi Nono concepì per la "azione sonora" del suo Prometeo del 1984. Sorprese dell'ascolto potrebbe, invece, essere il sottotitolo del programma che percorre a ritroso venti anni di Stile Classico, alla riscoperta delle sue origini linguistiche nella Vienna tra Sette e Ottocento. Con la conclusiva sorpresa dell'inaudito legame temporale e culturale tra la mozartiana Sinfonia Jupiter (1788) che segna l'apoteosi della forma sonata, e quell'Egmont goethiano (1787) che Beethoven avrebbe rivisitato compositivamente nella sua celebre Ouverture all'incirca venti anni dopo. INTERPRETI Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi Violino Nicolai Freiherr von Dellingshausen Violoncello Mario Shirai Grigolato Oboe Luca Stocco Fagotto Andrea Magnani Direttore Claus Peter Flor

Mozart e Brahms in dialogo nella loro ultima fase creativa. Venerdì 26 (ore 20) e domenica 28 gennaio (ore 16), Claus Peter Flor, Direttore Emerito dell’Orchestra Sinfonica di Milano, e il talento della pianista Marie-Ange Nguci, portano il pubblico dell’Auditorium di Milano alla scoperta di alcune delle più interessanti e profonde pagine offerte all’umanità da Wolfgang Amadeus Mozart e Johannes Brahms, tra le ultime della loro produzione: parliamo del Concerto per pianoforte e orchestra n.27 in Si bemolle maggiore  K 595 del genio salisburghese e la Sinfonia n.4 in Mi minore op.98 del compositore tardo-romantico.

Introspezione potrebbe essere la parola che meglio sintetizza le due opere. Con le ultime opere composte da Mozart, il Concerto K. 595 condivide l’introspezione, l’intimismo di un atteggiamento più cameristico che concertistico: sembra quasi rivolta a un ascoltatore ideale. ll lirismo prevale sul dramma e sul pathos; ma si tratta di un lirismo intimista e decantato, di un linguaggio rassegnato sino alla sublimazione.

Ad affrontare questa delicata e complessa pagina del repertorio mozartiano è Marie-Ange Nguci, pianista dal prezioso talento, dalla profonda intelligenza e dall’instancabile desiderio di ricerca, di cui è stato detto: “Puro diamante. Ogni sfaccettatura del suo talento smentisce la sua età: la pianista Marie-Ange Nguci offre un gioiello dove virtuosismo fa rima con musicalità e inventiva.” La ventiseienne riesce a essere sempre più convincente misurandosi con uno spettro di repertorio sempre più ampio, testimoniando grande accuratezza nella ricerca interpretativa, sempre azzeccata, mai banale, sempre sorprendente.

Al suo fianco, un direttore d’orchestra di grande esperienza, il Direttore Emerito della compagine di Largo Mahler Claus Peter Flor, che, dopo averla accompagnata nel  Concerto K 595 di Mozart, sale in cattedra e affronta l’ultima pagina sinfonica di Johannes Brahms, partitura con cui il compositore di Amburgo non solo chiude definitivamente il breve ma intenso capitolo della sua produzione sinfonica, ma stabilisce al tempo stesso il punto di non ritorno del sinfonismo classico-romantico. Opera densissima di contenuti musicali, di rigoroso lavoro compositivo, ma al tempo stesso ricca di sentimenti contrastanti, di sfumature espressive e lacerata da una malinconia profonda e inquieta, e il cui ultimo movimento, l’Allegro energico e appassionato, è sicuramente una delle pagine più riuscite di Brahms, non solo per la bellezza della musica ma anche per la costruzione interna e la coerenza con cui essa è condotta: una passacaglia in Mi minore il cui basso ripetuto in ostinato per tutto il movimento ricorda quello della ciaccona conclusiva dalla Cantata BWV 150 di Bach, articolata in tre sezioni.

Una sinfonia che conclude in maniera esemplare la postura creativa di Brahms, compositore lanciato nel futuro ma profondamente consapevole della tradizione musicale e rispettoso delle grandi forme storiche, sublimate di volta in volta in un linguaggio che contiene in sé i germi della musica dell’avvenire.

La Stagione 2023/2024 dell’Orchestra Sinfonica di Milano è realizzata con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Lombardia, del Comune di Milano, di Fondazione Cariplo e dei Fondatori Promotori Città Metropolitana di Milano, Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, Banco BPM e Intesa Sanpaolo.

L’ultimo Brahms

Ultimo appuntamento sinfonico di gennaio: Claus Peter Flor e Marie-Ange Nguci, presente e futuro della musica classica, nel segno delle ultime fasi creative di Brahms e Mozart.

 Venerdì 26 gennaio ore 20

Domenica 28 gennaio ore 16

Auditorium di Milano, Largo Mahler

Wolfgang Amadeus Mozart

Concerto per pianoforte e orchestra n. 27 in Si bemolle maggiore K 595

Johannes Brahms

Sinfonia n. 4 in Mi minore op. 98

Orchestra Sinfonica di Milano

Marie-Ange Nguci Pianoforte

Claus Peter Flor Direttore

Biglietti

Intero: 40 € in platea, 30 € in galleria. Over 60 e Convenzioni: 30 € (platea), 22 € (galleria). Under 30 e Sostenitori: 20 € (platea), 15 € (galleria).  

I biglietti sono in vendita presso la biglietteria dell’Auditorium di Milano, oppure online su Vivaticket.

Orari biglietteria Auditorium di Milano: Martedì-Domenica, 10 – 19.

Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: biglietteria@sinfonicadimilano.org.