La Fondazione AAMOD e deriva film presentano un omaggio al regista Pietro Balla a pochi mesi dalla sua scomparsa. Due film dedicati al tema del lavoro e della memoria con uno sguardo privilegiato sulla realtà attraverso un cinema politico originale e attuale.
Mercoledì 6 ottobre a partire dalle ore 18:30 saranno proiettati i film Radio Singer (52’, 2009) e ThyssenKrupp Blues (73’, 2008) presso SCENA – Spazio Cinema Eventi e Nuove Arti, lo spazio polivalente e polifunzionale della Regione Lazio ospitato negli spazi dello storico Filmstudio di Trastevere.
Si dice: “ti voglio un bene dell’anima”. Di Pietro Balla – regista e capostazione che da quando aveva 23 anni fino ai 63 ha fatto università, cinema e turni “in terza” come gli operai della sua Torino – si può dire che ha fatto un lavoro dell’anima. Conosceva la fatica del lavoro e la leggerezza della messa in scena. Per questo sapeva indagare così bene la realtà operaia, della vita che viene pagata, ma sempre con un prezzo troppo basso per chi lavora e troppo alto per chi fa lavorare.
I suoi film raccontano la fatica in tutte le sue forme, dalle fabbriche di L’odore della gomma (2005) e Radio Singer (2009), alle sex workers di Camerini ardenti (1996) e Bulgarian connection (1991), a Operai (2007) e Thyssenkrupp Blues (2008). Sempre un passo avanti, in anticipo sui travagli e sulle trasformazioni, usando la macchina da presa come uno strumento di indagine del reale e dei suoi inganni.
Pietro Balla
Regista, autore e produttore (Torino 1956 – 2021). Dopo la laurea in Scienze Politiche, negli anni Ottanta collabora, in qualità di critico cinematografico, alle riviste “Cult”, “Filmcritica” e “Segnocinema”; ha curato per un certo periodo la programmazione cinematografica dell’Arena di Metropolis e del cinema Charlie Chaplin di Torino. Attivo sin dagli anni ’80 con documentari e programmi innovativi (“Storie vere”, “Publimania” Rai 3, “Supergiovani” Rai2), negli anni ’90 ha diretto documentari d’arte per RaiSat Art, il programma sulla bicicletta “Cyclo” per Canal Jimmy, documentari di cinema per Planete. I suoi lavori hanno partecipato ai maggiori festival nazionali vincendo premi (“Illibatezza”, “1949 nelle terre di Dio”, “Dérive Gallizio”). Nel 2008 è stato presentato alla 65°Mostra d’arte cinematografica di Venezia “ThyssenKrupp Blues”, film documentario diretto e prodotto con Monica Repetto, vincitore del Mediterraneo Film Festival. Nel 2009 al 27° Torino Film Festival presenta in concorso “Radio Singer”. Ha diretto le docufiction “I campioni di Olimpia” (Arte, History Channel) e “Casa Pappalardo” (Rai 2). Tra i format ideati “Mamma ti presento papà”, reality prodotto nel 2009 da Wilder per Fox Life. Mentre tra le produzioni, ideata per Fox International Channels Italia, la serie “Scatti di nera” con Michele Placido (Fox Crime) e la serie di documentari “Amori in Fiamme”, dedicata a coppie famose della cultura e dello spettacolo dagli anni ‘50 ai ’70, andata in onda su La7. Nel 2007 ha prodotto, in collaborazione con History Channel, il documentario “La vera storia di Marianne Golz” e nel 2008 “Falck, romanzo di uomini e fabbrica” per Rai Educational (entrambi sviluppati con il supporto del Programma europeo Media). Tra il 2007 e il 2008 ha curato i film documentari “Cocaina” e “La vittima e il carnefice”, prodotti da H24 film per Rai3. Ha diretto e prodotto “Un centimetro alla volta” per la serie “Dmax Rugby Stories” (Discovery Channels), e per 42° Parallelo ha diretto “A nord ovest di Rigopiano” (Sky Atlantic, 2017). E’ stato tra i registi selezionati nel progetto FUORINORMA, curato da Adriano Aprà, volto a valorizzare il miglior cinema italiano sperimentale. Nel 2019 ha diretto e prodotto con Monica Repetto la serie documentaria “Il corpo dell’amore” (su disabili motori o cognitivi che affrontano le gioie e i dolori della libertà sessuale) con la voce narrante di Enrica Bonaccorti (Rai3), candidato come miglior programma tv ai Diversity Media Awards 2020. Nel 2020 ha diretto “Il guardiano di stambecchi” e “All’ombra dell’Etna” (Geo, Rai3). È stato produttore esecutivo di “1974 1979. Le nostre ferite” film documentario tra i finalisti ai Nastri d’Argento 2021, in selezione ufficiale al 38. Torino Film Festival, menzione d’onore al Toronto International Women Film Festival, premiere negli USA al Los Angeles Women Film Festival.