Presentato il 1° RED LINE – FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA

Dal 13 al 16 giugno Montalcino ospiterà quattro giorni di proiezioni cinematografiche, di opere nazionali ed internazionali, lungometraggi e corti, anteprime italiane e film diretti da registi di fama internazionale: è la prima edizione di RED LINE – Festival Internazionale del Cinema (https://redlinefilmfestival.com/), fondato dalla casa di produzione Office Number Four in associazione con la Onlus di Siena, Iniziative di Solidarietà, e diretto dal regista Antonio Spanò, i cui film hanno partecipato a più di 350 festival internazionali.

Dalle 259 opere iscritte, sono stati selezionati 17 cortometraggi e 6 lungometraggi da 14 Paesi diversi, dalla Corea del Sud alla Giordania, molti dei quali presentati nei festival più prestigiosi al mondo, da Venezia a Cannes, dalla Berlinale a Clermont- Ferrand, che saranno in concorso per i tre premi – Miglior Lungometraggio, Miglior Cortometraggio, Miglior Documentario – assegnati dalla giuria presieduta da Paolo Benvenuti, tra i più importanti registi italiani degli ultimi decenni.
“RED LINE è un festival importante, perché permette a molti giovani artisti di esprimersi e portare alla visione internazionale i loro lavori, permettendogli di mettere la loro creatività e la loro sensibilità al servizio del pubblico, e questa è sempre una cosa positiva. È una crescita intellettuale e della sensibilità di ognuno. Ho visto tutti i film in concorso, alcuni sono realmente straordinari, lo specchio di una società in continua evoluzione, ma anche l’espressione di un bisogno di comunicare tra i popoli, di superare le barriere e le divisioni. Il cinema è in fondo questo: un modo per far capire al grande pubblico che siamo tutti cittadini del mondo, che non ci sono differenze sociali, o di colore della pelle, che ci possano dividere, perché siamo tutti figli dello stesso Pianeta, un Pianeta su cui dobbiamo imparare a convivere, aiutando le popolazioni più sfortunate a integrarsi in una società più giusta e più libera”, ha detto Paolo Benvenuti nella conferenza stampa di presentazione di scena a Col d’Orcia, storica azienda del Brunello di Montalcino e main sponsor dell’evento insieme a Estra.
Nelle due cornici delle proiezioni – il Teatro degli Astrusi di Montalcino e il Cinematografo di Montisi – tante sono le curiosità in programma nelle due location delle, a partire dal film di apertura, in cartellone giovedì 13 giugno: “Anna”, già selezionato alle Giornate degli Autori di Venezia, che sarà proiettato la settimana in cui esce nella sale cinematografiche in tutta Italia. Il film ceco “Suppressed”, in proiezione sabato 15 giugno (ore 21), è diretto da Tomáš Mašín, regista candidato agli Oscars come miglior film straniero. Lo stesso giorno, alle 11.30, ci sarà anche la Masterclass di Paolo Benvenuti, e alle 15 la proiezione del film “Puccini e la Fanciulla” restaurato dalla Cineteca di Bologna, distribuito nel 2024 nei migliori cinema del Paese.
RED LINE non è solo cinema, è anche teatro, con la messa in scena de “Il Baule dei Buffoni” di Teatro Strappato (http://teatrostrappato.com/it/la-compagnia/curriculum-in-italiano/) compagnia italo-venezuelana, pluripremiata che con le inconfondibili maschere in cuoio costruite nel loro laboratorio, narrano storie indimenticabili; e musica: il 14 giugno spazio al concerto “I compositori del cinema dall’Italia al mondo”, interpretati da un quartetto internazionale di sassofonisti, e il 16 giugno, dopo la cerimonia di chiusura, il Closing Party, nel Chiostro di Palazzo Pieri ospiterà le “Musiche da Film” di Luca Ravagni.
Col d’Orcia, che da sempre sostiene le iniziative culturali che nascono sul territorio del Brunello, ha deciso di sposare il progetto sin dai suoi primi passi, non solo sponsorizzando il premio più importante, quello al “Miglior Lungometraggio”, ma anche mettendo a disposizione la tenuta per la conferenza stampa di presentazione di RED LINE.
Inoltre, i vini di Col d’Orcia accompagneranno il brindisi inaugurale e gli aperitivi tra le due sessioni giornaliere in programma al Teatro degli Astrusi, centro nevralgico della cultura montalcinese.
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