Rho – Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emetterà nel 2024 un francobollo dedicato a Sante Zennaro, l’eroe che morì cercando di salvare i bambini e le insegnanti tenuti in ostaggio il 10 ottobre 1956 nella scuola di Terrazzano dai fratelli Santato.
La richiesta era stata più volte presentata a partire dal 2017 da Renata De Angeli, una delle bambine di allora, che da anni dedica il suo impegno al ricordo di quel giovane di 22 anni che perse la vita salvando la sua e quelle di tanti altri. La signora De Angeli ha annunciato il suo desiderio partecipando qualche settimana fa alla trasmissione Italia Sì! Condotta da Marco Liorni. Il giornalista della RAI Gianluca Falessi ha preso a cuore la richiesta e ha suggerito gli uffici a cui rivolgersi.
Il Comune di Rho, attraverso l’Ufficio Cerimoniale coordinato da Paola Cupetti, si è rivolto al Sottosegretario del Ministero Fausta Bergamotto: il Sindaco Andrea Orlandi ha riproposto quanto già sollecitato dal Sindaco Pietro Romano il 9 gennaio 2018, fornendo ampia documentazione sulla vicenda.
“Sono davvero felice per questo annuncio. Sante Zennaro merita tutti gli onori possibili – commenta Renata De Angeli – Ringrazio tutti coloro che si sono dati da fare affinché questo sogno si avverasse. Dobbiamo tenere viva la memoria perché la figura di Zennaro non venga dimenticata, ma resti un esempio per sempre”.
“Il Comune di Rho è molto soddisfatto per questo esito positivo – commenta il Sindaco Andrea Orlandi – Sante Zennaro era un giovane uomo di 22 anni, che ha messo la sua vita al servizio di un bene più grande: i bambini, che rappresentano il futuro di una comunità. Una figura e un esempio, di cui oggi più che mai la nostra società sente la necessità. Ogni anno lo ricordiamo con particolare gratitudine e affetto, un francobollo permetterà di dare perenne memoria al suo gesto di pura bontà”.
Ricordiamo di seguito al motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Civile, conferita il 19 ottobre 1956 a Sante Zennaro: “Con eroico spirito altruistico e sublime sprezzo del pericolo, si introduceva per primo disarmato in un’aula scolastica, in cui due folli fortemente armati si erano barricati, minacciando di uccidere o di accecare un centinaio di scolari e tre maestre, da essi legati e trattenuti in ostaggio. Nel nobile generoso tentativo di affrontare i criminali, restava colpito a morte, impedendo con il sacrificio della propria vita, l’attuazione di una strage”.