Rho – Dopo il successo di Fantozzi, una tragedia il teatro chiude il palinsesto del 2023 per riaprire a gennaio con una ricca proposta di spettacoli, mentre si lavora a futuri progetti per il 2024.
“Il 2023, a metà tra la stagione inaugurale e la prima stagione ufficiale, è stato un anno estremamente positivo per il teatro e per la Fondazione – spiega l’Assessora al Teatro Valentina Giro – Il pubblico ha accolto con calore le proposte artistiche, con spettacoli sold out in poche ore e circa 200 abbonamenti venduti sul 2023/24. Prosa, danza e musica si alternano sul palco offrendo la possibilità di conoscere artisti internazionali e nazionali di altissimo livello. Questo grazie all’eccellente lavoro della Fondazione, guidata dal presidente Fiorenzo Grassi che, insieme allo staff del teatro e a tutto il CDA, lavora con dedizione per far funzionare al meglio la complessa macchina teatrale.”
“Come anticipato in una recente commissione consiliare, la Fondazione ha presentato un bilancio preconsuntivo in positivo, con numeri incoraggianti in termini di incassi, sponsor e di affitto sale. L’impegno del Comune verso il teatro è massimo perché siamo convinti che ogni euro speso in cultura abbia ricadute positive sul territorio. Uno studio presentato a luglio 2023 dal ministro Sangiuliano sottolinea proprio questo: un euro in cultura ne genera 1,8 in altri settori, come turismo e trasporti. Non ci imbarazziamo a dire che stiamo investendo nella cultura perché anche a Rho vediamo questo movimento: penso ai numerosi giovani impiegati come maschere in teatro, agli hotel che accolgono gli artisti e a tutto il personale che si muove intorno ad ogni spettacolo come tecnici, pulizie, logistica, ricettività”, aggiunge l’assessora.
Il 2024 sarà un anno ancora più importante per consolidare le attività e lanciare nuovi progetti. E’ aperta in questi giorni una call per le associazioni di Rho che vogliono andare in scena al de Silva, un passo per stringere ancora di più il legame tra il teatro e il territorio, che già ha portato frutti positivi.
Gennaio sarà un mese ricco di proposte, a partire dal 6 con il gran galà lirico organizzato dal Corpo Musicale Santa Cecilia di Passirana, che replica dopo il grande successo dello scorso anno. Due orchestre europee saranno protagoniste con due concerti il 7 e il 21 gennaio per portare la grande musica nella sala rhodense, mentre è già sold out lo spettacolo di danza Tutù, successo internazionale con oltre 100.000 spettatori in tutto il mondo della compagnia francese Chicos Mambo.
Per la Giornata della Memoria doppio appuntamento: il 24 gennaio In quelle tenebre di Gitta Sereny, proposto anche alle scuole, mette in scena i dialoghi tra l’autrice e Franz Stangl, capo del campo di Treblinka, in Polonia, dove più di un milione di persone trovò la morte. Gitta Sereny ebbe con lui una lunga serie di colloqui nel 1971, nel carcere di Düsseldorf, in cui Stangl ripercorre la sua vita e gli orrori del campo.
Il 27 gennaio serata istituzionale a ingresso libero con Destinatario Sconosciuto. Il Teatro dell’Armadillo porta in scena uno spettacolo ispirato al romanzo epistolare di Katherine Kressmann Taylor, dove l’amicizia tra due soci viene messa in crisi dall’avanzare delle persecuzioni naziste contro gli ebrei.
“Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti nel 2023 e siamo certi che il 2024 porterà nuovi progetti e sfide per il nostro teatro. Ci sono ancora tante strade da percorrere, ma sappiamo di avere una sala bella e con grandi potenzialità, che porteranno attività culturali qualificanti e prestigiose. Il recente concerto dell’Accademia del teatro alla Scala e le ospitalità di orchestre europee in gennaio sono un mettono in evidenza il valore della nostra sala, con un’ottima acustica che risulta attrattiva per tanti artisti. Un sincero ringraziamento va a chi fa vivere il teatro con il proprio lavoro quotidiano e a chi lo sostiene seguendo attivamente la programmazione. Molti rhodensi hanno scelto di regalare biglietti del teatro per Natale, una scelta vincente per sostenere la cultura e vivere momenti unici con le persone care, ma anche un segnale che il teatro è già nel cuore di molti”, conclude Giro.
Tutte le info su www.teatrocivicorho.com