TEATRO E MUSICA: “STARDUST” A DEBUTTO A MESSINA

Sul palco Pietro Barbaro, Federico Pappalardo, Emanuele Giannino e Liliana Passeri. Per lo spettacolo inedito diretto da Sasà Neri appuntamento sabato 8 giugno (ore 21:00) e domenica 9 giugno (ore 17:30) al Teatro Annibale…

Messina – C’è molto teatro, c’è molta musica e c’è molto divertimento nel nuovo spettacolo “Stardust”, allestito dalla storica compagine del G.T: “A. Maio” di Messina, che andrà a debutto sabato 8 giugno alle ore 21:00 al Teatro Annibale di Messina, dove sarà in replica anche domenica 9 giugno alle ore 17:30.  

Diretto da Sasà Neri, “Stardust” è un “viaggio nel tempo” per rappresentare l’incontro antichissimo e attualissimo tra teatro e musica, dalla tragedia greca alla sacra rappresentazione, dall’opera all’operetta, dal varietà, al musical.

Nel copione inedito due personaggi dalle opposte personalità – protagonista e spalla – si ruberanno parola e scena, tra una gag à la mode del grande repertorio siciliano e una strizzata d’occhio ai successi nazionali e internazionali. Sono Pietro Barbaro nel ruolo del capocomico Man, mattatore e cantastorie cocciuto e saputo, e Federico Pappalardo nei panni del Pianista (ma suonerà anche la chitarra, canterà e reciterà e si esibirà perfino in un esilarante tip tap). Con loro sul palcoscenico il tenore Emanuele Giannino e Liliana Passeri, cantante poliedrica capace di passare dalla lirica al pop. Quattro artisti ai quali si aggiungono – in amichevole partecipazione – l’attore Rosario Marco Amato in voce e la coreografa Rita Colosi per i movimenti scenici.

Cambi di atmosfera e di costumi e scambi di ruoli e di battute reggono il gioco della narrazione di “Stardust”, un titolo scelto per la sua stessa ambivalenza «perché vuol dire “polvere di stelle” ma lo si usa anche per indicare “situazione da sogno, magica”. E cosa c’è di più magico dell’incontro tra teatro e musica?».

Da “Casta Diva” a “Somewhere over the rainbow”, da “Parlami d’amore Mariù” a “Roma nun fa la stupida stasera”, da “Aggiungi un posto a tavola” a “Grease” – solo per citare alcuni brani – di nota in nota, di arguzia in arguzia, tra immagini d’epoca e giochi di luci, “Stardust” sarà, ricorda Sasà Neri, «davvero un’immersione in una atmosfera da sogno, per una serata da ricordare e raccontare e, perché no, su cui riflettere. Poiché parole e note sono capaci di portarci dentro le nostre memorie e, allo stesso tempo, dentro l’immaginario collettivo di tante, diverse epoche».