Con il dialogo tra lo scrittore venezuelano Juan Carlos Chirinos e Vincenzo Arsillo, docente dell’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, si conclude “Tiempo presente y literatura”, il ciclo di incontri promosso dall’Instituto Cervantes di Roma dedicato all’attualità e alla letteratura in Italia e Spagna.
Mercoledì 23 novembre alle ore 18.30, alla Sala Dalí dell’Instituto Cervantes (Piazza Navona, 91 a Roma), i due autori saranno i protagonisti di “Letteratura e nuovi totalitarismi”. L’incontro, moderato da Maria Ida Gaeta, avrà una traduzione simultanea italiano/spagnolo e sarà ad ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.
La rappresentazione del mondo contemporaneo è sempre stata una sfida complessa per la narrativa. Raccontare il presente, con le sue informazioni parziali, con le sue incongruenze, è una sfida coraggiosa. Tiempo presente y literatura si propone di favorire la riflessione sugli universi narrativi che compongono la letteratura spagnola e italiana, analizzandone i punti di convergenza.
In questa occasione, Vincenzo Arsillo e Juan Carlos Chirinos (atteso all’Instituto Cervantes anche il 22 novembre alle 17.30, per il club di lettura della Biblioteca María Zambrano) discuteranno di totalitarismo politico e delle sue connessioni con la narrativa, del rapporto tra scrittura e censura, tra storia e interdizione.
Dopo gli appuntamenti con Jordi Amat Fusté e Francesco Olivo (Raccontare la corruzione del mondo), Lola López Mondéjar, Caterina Varzi e Rosa Polacco (Potere e sessualità), Almudena Sánchez e Andrea Pomella (Depressione e vita), Daniel Gascón e Veronica Raimo (Ironia e letteratura), quest’ultima tavola rotonda indagherà i diversi aspetti dei nuovi totalitarismi. Che non si manifestano necessariamente attraverso i meccanismi del passato, ma hanno saputo adattarsi a diversi contesti e sopravvivere in ambienti differenti.
Juan Carlos Chirinos García è uno scrittore venezuelano, biografo e docente di scrittura creativa. Ha studiato letteratura nel suo paese e in Spagna. È stato incluso in varie antologie, oltre che in Venezuela anche in Spagna, Italia, Stati Uniti, Algeria, Cuba, Marocco, Canada e Francia. È stato finalista del premio internazionale per il romanzo Rómulo Gallegos con El niño malo cuenta a cien y retire (2004). Tra le sue opere, Homero Zapping (2003), Nochebosque e Los sordos trilingües (2011), La manzana de Nietzsche (2015), Los cielos de Curumo (2019) e Renacen las sombras (2021).
Vincenzo Arsillo è professore ordinario di letteratura portoghese e brasiliana presso il Dipartimento di studi letterari, linguistici e comparati dell’Università degli Studi di Napoli L’Orientale. Si è occupato di letteratura cinquecentesca di viaggio, oltre che di poesia e narrativa novecentesca. I suoi interessi di ricerca si rivolgono alle forme di rappresentazione della memoria letteraria, al rapporto tra storia e letteratura, alle strutture e modalità retoriche di formazione del testo letterario.