Nel Centro messinese, cinque cani a non vedenti siciliani e due a ciechi che vivono fuori dall’Isola. E sei nuovi cuccioli alle famiglie affidatarie. La presidente Legname, “istituzioni e cittadinanza riconoscono il nostro lavoro sociale”. Il presidente nazionale Barbuto, “Il cane guida grande veicolo di autonomia e socialità”. Il presidente del Consiglio regionale Minincleri, “L’importanza di avere in Sicilia un Centro nazionale per l’autonomia dei disabili visivi”. Il progetto della nuova Scuola, finanziata con il Pnrr, nella Cittadella dei Diritti…
Cinque cani guida consegnati a non vedenti siciliani – di Agrigento, Caltagirone (Catania), Ispica (Ragusa), Messina e Palermo – e due andati ad altrettanti ciechi di Lago (Cosenza) e Napoli, ma anche cinque bastoni bianchi a disabili visivi isolani e sei cuccioli affidati a famiglie per avviare l’addestramento. Questo il bilancio della cerimonia svoltasi sabato scorso nel Centro Regionale per l’autonomia Helen Keller di Messina e condotta dalla presidente della Scuola, Linda Legname, alla presenza di Mario Barbuto, presidente nazionale dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti, di quello del Consiglio regionale siciliano Gaetano Renzo Minincleri, di Santino Di Gregorio, vicepresidente del Centro, e di numerose personalità politiche.
Festeggiatissimi i cani Lampo, Lillo, Mia, Summer, Spring, Star e Storm, che, addestrati a Messina dai tecnici istruttori Francesco Cucinotta, Franco Impollonia, Noemi Macrì, Fabio Mazzù, Massimo Russo e Nicoletta Zingale, hanno cominciato subito a prender confidenza con i loro compagni non vedenti, anche loro reduci da un apposito corso.
Ma ancor più festeggiati sono stati i sei cuccioli di labrador presi in carico dalle famiglie affidatarie.
E la presidente del Keller Legname – che è anche vicepresidente nazionale dell’Uici – ha parlato proprio della “generosità infinita di queste famiglie: tra lacrime e cuori al galoppo hanno visto i loro cuccioli diventare cani guida per consegnarli al conduttore non vedente”.
“Poi – ha aggiunto -, sicuri dell’importanza del loro lavoro silenzioso, hanno portato a casa con loro altri cuccioli. Sono stati i bambini a dare il nome ai sei cagnolini – Blu, Dea, Lili, Kia, Sky, Spriz – che hanno subito iniziato, tra le braccia degli affidatari, il percorso di socializzazione che li condurrà, da grandi, a diventare cani guida”.
“Con tre parole – ha concluso – sintetizzerei il senso della giornata: autonomia, rete e dono. Cani e bastoni bianchi per restituire autonomia a chi non vede. E istituzioni e cittadinanza che riconoscono il lavoro sociale del nostro centro, pronti a far rete per dare un futuro prospero all’Helen Keller”.
Mario Barbuto, parlando anche della propria esperienza personale, ha spiegato come il cane guida rappresenti per chi non vede “la possibilità di colmare in parte il deficit visivo: camminare, muoversi da soli nei gesti più semplici della vita quotidiana, andare a lavoro autonomamente e curare il proprio tempo libero”.
“Certo – ha aggiunto -, il cane non riconosce il numero del bus o il nome delle vie, ma garantisce grande sicurezza per muoversi in libertà. Senza contare che, anche se non è il suo scopo principale, è anche un grande veicolo di socialità. Ecco perché siamo fieri e orgogliosi del Centro Helen Keller di Messina, che ha saputo restituire ai non vedenti e alla collettività il senso e il valore della propria mission. Ora vogliamo e dobbiamo accrescerne il valore aumentando il numero degli addestratori, i corsi di autonomia e il numero di cani addestrati. Tanti sono i progetti e le idee da realizzare”.
E con le personalità politiche presenti – tra cui il senatore Davide Faraone, due dei candidati a sindaco di Messina, Federico Basile e Maurizio Croce, e la deputata regionale Valentina Zafarana, in rappresentanza di un terzo candidato, Francesco De Domenico – si è parlato dei 55 milioni di euro, con fondi del Pnrr, per realizzare, nell’ex Città del ragazzo peloritana, il grande progetto della Cittadella dei diritti, che comprenderà anche una nuova sede della Scuola per cani guida.
Un importante rafforzamento per il Centro Helen Keller che, nato diciassette anni fa, come ha ricordato Gaetano Renzo Minincleri, “ha ottenuto un importante riconoscimento quando è stato elevato a Centro nazionale per l’autonomia dei disabili visivi”.
“Adesso – ha aggiunto – occorre sostenere questa Scuola che fornisce cani guida anche fuori dalla Sicilia, perché, a fronte di una grande richiesta da parte dei non vedenti, vi sono mediamente due anni d’attesa per ottenerli”.