La riforma dell’azione giudiziaria collettiva, la cosiddetta class action, non compare più nel pacchetto liberalizzazioni del Governo Monti. Non è che le indiscrezioni che giravano nei giorni scorsi avessero fatto percepire la semplice possibilità che una class action sarebbe stata introdotta nel nostro ordinamento grazie a questa riforma, ma si preconizzava una pratica leggermente migliore rispetto all’attuale impossibilità di metterla in atto. Ora neanche questo. Siamo allibiti? Non più di tanto, visto che di retromarce nel provvedimento governativo ce ne sono diverse (la scomparsa dell’abolizione dei saldi, per esempio). Ma siamo stupiti perchè non ci sembrava che una migliore possibilit di azione collettiva da parte degli utenti e consumatori contro un danno o un disservizio, potesse compromettere il percorso liberalizzatorio. Anzi. Nella filosofia di maggiori doveri e precisione che caratterizza l’azione del Governo, abbiamo pensato che avrebbe dovuto affiancarsi quella anche di maggiori e migliori diritti… ma forse ci siamo illusi. Speriamo solo che sia un rimando per un migliore intervento e non, come non si può non leggerlo in questo momento, un piacere alle grandi aziende che erogano servizi e prodotti a una grande quantità di utenti e consumatori, tipo, telecomunicazioni, energia, etc.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc