Movida & politica messinese: è un sintomo che comincia a preoccupare. La strana malattia chiamata business in salsa bunga bunga. Se non fosse per il bisogno di lavorare che attanaglia la gioventù dello Stretto sai che noia doversi infilare in un party di politici. Chissà cosa ballavano Andreotti e Fanfani mentre pianificavano le scalate e gli incarichi. La movida politica messinese dimostra che il contenitore delle idee è morto. Tutti si arrangiano come possono, persino l’onorevole Nino Germanà che invece di usare la materia grigia per proporre innovazioni e progetti seri a un Pdl fiacco, moscio, piatto, inciampa nelle serate chiassose del Vintage come l’ultimo dei mestieranti di quartiere. E se i piccoli ometti che si ci cibano di politica nelle bancarelle degli avanzi sono giustificabili (ognuno è per ciò che fa) il parlamentare Germanà non lo può essere: da quelli come lui ci si attende altro e certamente di più nobile che vedere sculettare delle stupidine in cerca di onorevoli sveltine… sai che zucchero per la prossima campagna elettorale? Politici & movida messinese: arrivati a un certo punto della carriera questi cervelli di alto rango si fermano, la loro evoluzione della specie si blocca. Giustificare una serata danzante come l’ultimo ritrovato della comunicazione per convincere gli elettori a votarli è la conferma che dei problemi della città a questi bizzarri danzatori dell’urna non gliene può fregare di meno. A loro interessa piuttosto elargire favori per i protetti/e. Poi se in Giunta o all’Amam ma lo stesso discorso vale per Ato3, Atm ecc… ci finisce il nobile somaro e gli incarichi si affidano per meriti non professionali invece che per la qualità richiesta, chissenefrega. La colpa sarà data al Mojito piuttosto che alle rotondità della simpatica brunetta: in questa movida politica niente è come sembra. Mentre Mario Monti balla con Angela Merkel per fare gli interessi del Paese, gli amministratori di Messina perdono tempo prezioso nello sforzarsi di dare dei nomi corretti a tutte le novità previste nelle serate danzanti. All’onorevole Nino Germanà consigliamo di non spiegare niente a nessuno: non c’è concetto intelligente che giustifichi il suo comportamento e le sue scelte nelle frequentazioni, né candidato che meriti tanto sacrificio nel sacrificare il proprio autorevole nome (i Germanà da sempre sono sinonimo di alta Politica). Però per il rispetto che ci lega al senatore Basilio gli auguriamo che questo stato di grazia duri a lungo.