PEPPE GRIOLI, SINDACO LOW CHIC

Il Segretario Cittadino del Partito Democratico e Consigliere Provinciale di Messina Giuseppe Grioli si candida a sindaco. Intanto dovrebbe dimettersi da segretario cittadino del Pd prima di sognare la candidatura. Anche se oggi lui nega che si voglia candidare ma sotto sotto ci prova a farsi candidare da Francantonio Genovese. E se non sarà premiato siamo certi che si rivolgerà alla cosiddetta società civile: prima o poi ci spiegheranno chi appartiene a quella incivile se i buchi li creano quasi sempre i cervelli buoni del salotto? Messina è in crisi, il Comune senza soldi e Grioli si candida a guidare Palazzo Zanca pur non essendo il candidato migliore per la città. E con quale diritto si candida? E’ questo che succede quando c’è un vuoto in democrazia? D’accordo in democrazia tutti hanno diritto di sognare luoghi e poltrone: ma questa democrazia creativa rischia di fare molti danni e aspettative per nulla supportate dai meriti. Messina è in crisi, Messina è sull’orlo del precipizio e devono essere i partiti e non i lupi solitari come Grioli a far cambiare registro. I cittadini dello Stretto che non credono più in loro stessi, unita alla paura di essere depredati per mancanza di risorse comunali, alimentano un nuovo pessimismo risultato con la tornata dei potenziali aspiranti alla carica di sindaco. Succede sempre, ma stavolta qualcuno di loro è andato ben oltre: beghe e teatrini per promuovere chi non è adatto a guidare la città fuori dal caos. E nella confusione del momento, nella rissa da strada, nella perdita di fiducia di pezzi di società ci sono i trasformisti che ovviamente hanno già tradito. E ci sono "professionisti viscidi", che alla prima occasione tradiranno. Il toto sindaco di Messina può servire magari a tracciare una riga e dividere questo porco mondo, mondo malfidato. Sulla nave del Pd – Udc dopo le Regionali in tanti provano a salire ma così buzzanchiani da far sospettare qualcuno che il loro sia un finto tradimento: un tradimento del tradimento, insomma un doppio gioco, o forse un triplo gioco. Del resto nel Pd – Ds messinese di infiltrati son piene le liste. Ogni nome diventa un problema, a nessuno si può accordare fiducia immediata… nemmeno se ti sostiene il deputato Filippo Panarello. Per carità chi nel 2008 baciò la guancia di Francantonio per poi pugnalarlo nell’urna oggi si dichiarerà pentito di aver dato fiducia a Buzzanca… Il 29 ottobre 2012 si sono pentiti, abbracciando la foto di Crocetta si sono commossi come ragazzini, "sono e resterò compagno", male che vada mi caricherò sulle spalle i rottamatori cittadini. E Panarello, a spiegare e a perdonare… eh no cari professionisti dell’incarico, anche per voi non sarà facile… Perché la politica sana è per i cuori liberi da pregiudizi e il Comune deve essere affidato a uno capace. Grioli non si incazzi con noi se non lo consideriamo adatto al ruolo che lui sogna di poter ricoprire anche se non è candidato. Meglio spegnere subito ogni fantasia: con i tempi che corrono c’è il rischio che il sindaco lo scelgono come al mercato e te lo cucinano in diretta televisiva. Al prezzo di un caffè.