In Italia oltre ai partiti tradizionali esiste il Partito della Prima Ora. Gli iscritti hanno caratteristiche precise che si mantengono nel tempo anche a distanza di decenni e ci tengono moltissimo a qualificarsi come quelli della “Prima Ora” per distinguersi dagli altri che sono arrivati dopo o che hanno avuto la coerenza di non cambiare la propria posizione convinti del proprio pensiero. La prima peculiarità riguarda l’attenzione alle altrui disgrazie e specie a quelle del Capo che avevano seguito fedelmente fino allo scoccare della fatidica Prima Ora. Solamente dalla posizione dei Primaoristi si capisce la forza del rappresentante politico di turno; infatti, il Potente è ben saldo al proprio postose sono in estenuante attesa dietro la porta riscaldando il divanetto, mentre dal loro progressivo avvicinamento alla porta d’ingresso è possibile calcolare esattamente la parabola discendente del loro Padrone. Grazie a un loro istinto atavico riescono a esporsi poco prima del collasso del sistema e allora si manifestano in tutto il loro ardore rinnovativo e rinnovatore. In quel momento il Primaorista completa la metamorfosi che da clientes lo trasforma in censoreadditando costumi che non vanno ed abitudini riprovevoli e prendendo le distanze in maniera direttamente proporzionale alle precedenti vicinanze. Feroci nella loro tensione giustizialista vogliono e pretendono il Nuovo pur rappresentando loro stessi il Vecchio; urlano che rivoluzioneranno tutto ma, spesso e volentieri, cambiano solamente i nomi stando ben attenti a non alterare il Sistema di cui si sono ampiamente nutriti prima dello scoccare della “Prima Ora”. Condannano prima dei Giudici, emettono sentenze passate in giudicato prima dei Tribunali, rinnegano il Partito e le Persone rinnegando se stessi e il loro percorso. E in tutto questo agitarsi, con disinvoltura e molta grazia, lanciano al vento giacche e cravatte per indossare jeans e maglietta così da non sfigurare sul carro del Nuovo Potente diventato tale grazie ai Veri Potenti. Uno schema visto e rivisto fino allo sfinimento che ha ridotto la politica a uno stagno putrido dal quale cisi può solo allontanare; un comportamento consolidato grazie al quale si riciclano, un’imenoplastica politica grazie alla quale è possibile sdraiarsi illibati nel nuovo talamo. Ma immaginando di essere sceneggiatori di un fantasy (come si chiamano oggi) non vi divertireste ad inventare un finale diverso … un finale in cui il Potente verrebbe riabilitato e i Primaoristi sarebbero costretti a tornare sui loro passi a stracciarsi velocemente di dosso jeans e maglietta, pulire e smacchiare la vecchia giacca e la logora cravatta per presentarsi ben vestiti alla porta della Segreteria guadagnando posizioni fino a rioccupare quel divanetto che avevano già logorato con il loro culo/faccia per elemosinare una carichetta amministrativa possibilmente remunerata con del denaro pubblico?