Spostarsi in questo periodo è necessario, bello e problematico. Tutto sommato, il nostro Paese, a confronto mondiale non ha infrastrutture particolarmente deficienti, anche se tutti spesso ne siamo vittime e abbiamo ancora molto da imparare anche da Paesi che ufficialmente sono “piu’ arretrati” del nostro. Ma l’aeroporto di Bergamo, il famoso Orio al Serio che se non ci fosse Milano esploderebbe, ci ha giocato un brutto tiro. Ogni mattina, alle 5,45 vengono diffuse le note dell’inno di Mameli. A parte l’incazzatura dei Leganordisti che lì non sono una forza politica marginale, e la goduria dei vari destrorsi tipo Fratelli d’Italia e zona, che sono quel che sono… l’idea di doverci imbarcare per un volo con lo sprone del Mameli, ci lascia …. attoniti. Sperando che altre parti del nostro corpo non abbiano reazioni piu’ estreme. Siamo anti-italiani? Non credo. Ma la retorica ci da’ il voltastomaco. E poi, sul “Mameli”, con l’elmo di scipio che ci dovrebbe cingere la testa e farci destare.. suvvia, siamo a 2017 anni dopo la nascita di Cristo, di cui proprio in questi giorni ricorre il compleanno e in tanti lo festeggiano. E poi, la ricerca della vittoria che porge la chioma, con la schiava di Roma creata da Dio…. e che e’ ‘sta roba. Va buo’, a parte le nostre considerazioni sul messaggio che viene inviato con l’attuale inno italico, considerazioni che vanno oltre lo scalo aeroportuale di Bergamo, e’ invece proprio su quanto accade alle 5,45 di ogni mattina in quel di Lombardia che continuiamo a restare basiti. Avremmo gradito, visto il luogo, se proprio ci deve essere un inno per iniziare la giornata cosi’ come si faceva ai tempi italiani dei balilla o oggi si fa nelle scuole nordcoreane, qualcosa di piu’ spronante e comprensibile anche ai ragazzi avvezzi agli smartphone dove tutto e’ anglofono. Avremmo gradito…. Percio’ manderemo una nota ufficiale agli amministratori di Orio al Serio, per il bene di noi viaggiatori e dei loro lavoratori, che gia’ devono essere li’ alle 5,45 di mattina, poveracci, e anche il Mameli inno…
1 – (ANSA) – MILANO, 20 DIC – Nel terminal passeggeri dell’Aeroporto di Milano Bergamo tutti i giorni alle 5:45 del mattino verrà diffuso l’inno nazionale italiano. Lo ha reso noto la Sacbo, la società che gestisce l’aeroporto di Orio al Serio, precisando che l’iniziativa è partita oggi. "La scelta dell’orario non è casuale, perché non confligge con gli annunci dei voli e gli avvisi rivolti ai passeggeri – precisa Sacbo -. In questo modo si vuole rendere omaggio all’Inno di Mameli, simbolo di identità nazionale, che proprio a metà novembre 2017, dopo 71 anni di provvisorietà dalla sua adozione che risale al 12 ottobre 1946, è diventato ufficialmente l’inno della Repubblica Italiana. Un ulteriore segno distintivo per il terzo aeroporto italiano che, passato in sedici anni da 1,2 e 12 milioni di passeggeri, dimostra la continua attenzione ai valori etici e culturali che accompagnano la gestione dello scalo". (ANSA).
Vincenzo Donvito, presidente Aduc