Autovelox. Un pasticcio normativo per dare sempre ragione all’Autorità e abbassare la credibilità dello Stato

Per le infrazioni rilevate da autovelox, le nuove norme entrate in vigore lo scorso 14 dicembre hanno stabilito l’equiparazione tra approvazione ed omologazione (art.201) (1). Per cui tutte le infrazioni che erano illecite (nessun autovelox è omologato perché mancano i decreti attuativi del ministero alla legge che lo prevede – 2)  ora non lo sono più. Chi ha commesso un’infrazione prima del 14 dicembre può ancora fare ricorso e presumibilmente ottenere l’annullamento della multa, non per chi l’ha commessa dopo.

Il pasticcio normativo è notevole e, saltellando tra una norma e l’altra, si arriva alla fine che l’Autorità ha sempre ragione.

Il codice della strada prevede sempre l’omologazione, ma a renderla non utilizzabile c’era solo una nota del ministero. Ma una nota non è legge, lo ha anche detto la Cassazione (2). Il legislatore ha pensato di trasformare la nota in legge. Risolto il problema!

Ci viene in mente una vicenda precedente (3), sempre autovelox. Fino al 2020 molti erano illegali perché installati nel non rispetto della normativa. Il legislatore, invece di stimolare il rispetto delle norme, decise che le stesse non erano più valide, per cui tutte le postazioni, ovunque esse fossero, diventarono lecite.

Insomma, si fanno le norme per garantire che gli autovelox non siano utilizzati per fare cassa (come spesso avveniva e avviene), norme di installazione e affidabilità tecnica degli apparecchi, ma siccome ci si rende conto che nessuno le rispetta, si abrogano queste norme.

Torna tutto? Dove finisce la legalità e inizia l’illegalità?

Oggi sappiamo che un autovelox – legge sempre vigente – deve essere omologato, ma c’è una nuova legge che dice che si può anche non omologare.

Ma allora, a che serve l’omologazione? Non era stata adottata per dare certezza tecnica?

A noi – umili sudditi – viene il dubbio che, più che sicurezza, certezza del diritto ed educazione stradale, sia dia maggiore importanza al sanzionamento, ché altrimenti come si farebbe a fare soldi e continuare ad inserire gli introiti da multe nei bilanci preventivi dei Comuni, così – pensa il legislatore nazionale – pretendono meno soldi dalla fiscalità generale.

Poi ci sono quelli (e sono tanti in Parlamento e al governo) che non capiscono perché il cittadino medio contribuisca sempre meno – civicamente ed economicamente –  allo Stato (calo elettori, evasione fiscale, non rispetto delle norme, etc).

Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc

 

 

1- https://www.circolazione-stradale.it/Codice-della-strada/Articolo-201-CdS

2 – https://www.aduc.it/articolo/autovelox+tutti+illegali+perche+non+regolarizzare_38488.php

3 – https://www.aduc.it/comunicato/autovelox+firenze+attenzione+oggi+sono+tutti_33213.php

4 – https://www.aduc.it/articolo/nuovo+codice+della+strada+parola+ordine+morti+sono_38626.php