Il pubblico assocerebbe questo nome al traffico di droga e al narcoterrorismo…
Il 30 settembre 2021 la società Escobar Inc., con sede in Puerto Rico (Stati Uniti), ha chiesto all’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) la registrazione del segno denominativo Pablo Escobar come marchio dell’Unione europea per una vasta gamma di prodotti e servizi.
Il cittadino colombiano di nome Pablo Escobar, nato il 1º dicembre 1949 e deceduto il 2 dicembre 1993, è ritenuto un barone della droga e un narcoterrorista fondatore del cartello di Medellín (Colombia), di cui era l’unico capo.
L’EUIPO ha rifiutato la registrazione, con la motivazione che il marchio era contrario all’ordine pubblico e al buon costume. Esso si è basato sulla percezione del pubblico spagnolo, presso il quale Pablo Escobar è particolarmente noto a causa delle relazioni tra la Spagna e la Colombia.
La società Escobar ha impugnato tale rifiuto dinanzi al Tribunale dell’Unione europea.
Il Tribunale conferma il rifiuto di registrazione del marchio Pablo Escobar.
Secondo il Tribunale, l’EUIPO poteva basarsi, nella sua valutazione, sulla percezione degli spagnoli ragionevoli, dotati di soglie medie di sensibilità e di tolleranza e che condividono i valori indivisibili e universali sui quali si fonda l’Unione (la dignità umana, la libertà, l’uguaglianza e la solidarietà, nonché i principi di democrazia e di Stato di diritto e il diritto alla vita e all’integrità fisica).
L’EUIPO ha correttamente considerato che tali persone assocerebbero il nome di Pablo Escobar al traffico di droga e al narcoterrorismo, e ai crimini e alle sofferenze che ne derivavano, piuttosto che alle sue eventuali buone azioni a favore dei poveri in Colombia. Il marchio sarebbe quindi percepito come in contrasto con i valori e le norme morali fondamentali prevalenti nella società spagnola.
Il Tribunale aggiunge che il diritto fondamentale di Pablo Escobar alla presunzione di innocenza non è stato violato, in quanto, pur non essendo mai stato penalmente condannato, egli è pubblicamente percepito, in Spagna, come un simbolo della criminalità organizzata, responsabile di numerosi reati.