
Uno showman russo ha reagito con insulti, offese anche personali e parolacce alla revoca della sua partecipazione ad una trasmissione Rai; se l’è presa con un’eurodeputata che aveva rilevato l’inopportunità di una sua presenza sul servizio pubblico (1).
Cose che capitano.
Il Corriere della Sera ha pubblicato oggi un’intervista a Pjotr Tolstoj, trisnipote dello scrittore e vicepresidente della Duma, il parlamento russo (2), in cui si elogiano le ragioni di Putin per l’invasione dell’Ucraina e il suo concetto di pace basato su quelli che lui chiama interessi della Russia. “L’Europa ha già perso questa guerra”… è la sostanza.
Il Corsera, il più diffuso quotidiano italiano, dal punto di vista economico ed editoriale non deve dar conto a nessuna istituzione ma solo ai suoi lettori. Crediamo sia sull’incremento e l’attenzione di questi ultimi che abbia fatto un’intervista a un “signor nessuno” che ha il vantaggio di chiamarsi Tolstoj, che per tutto il mondo è l’amato scrittore Lev vissuto a cavallo del 1800 e 1900. E proprio per questo molti avranno letto con curiosità che, altrimenti, se questo politico si fosse chiamato Vladimir Smirnov, nessuno “se lo filava”.
Crediamo sia bene che gli utenti delle informazioni prendano in considerazione questo aspetto. Per quanto autorevole sia il mezzo di informazione che si legga, si deve sempre ricordare che al primo posto dell’editore/direttore c’è sempre il clamore di quanto pubblica, più o meno commisurato con la propria missione editoriale. In molti abbiamo letto questa intervista perché ci revocava il trisavolo del politico russo di oggi e – ognuno col proprio bagaglio culturale di dubbi e certezze – abbiamo assimilato un’ulteriore pillola putiniana, identica in sostanza a quella dello showman russo che ha insultato l’eurodeputata Picerno e la Rai.
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc
2 – https://www.aduc.it/generale/files/file/newsletter/2025/marzo/toltstojcorsera.pdf